WINTER LINN / CHRIS CLARK (CHRISTOPHER HEWITT)

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OSCURE E CUPE PROFONDITA’ DOVE LA REALTA’ SFUGGE, MA SOLO PER 3 MINUTI.

Potrebbe essere che scrivo e penso spesso le stesse cose o, forse, cerco e trovo spesso le stesse cose.

Mi ritrovo ad essere affascinato per l’ennesima volta da un video, immagini e movimenti, prive di peso, galleggianti in uno spazio irreale e metafisico. Atmosfere fosche e inconsce. Dove la realtà sfugge e prende campo un’astrazione impalpabile, inafferrabile, incorporea.

Le immagini di Winter Linn dal settimo album di Chris Clark, le vedo più con un occhio interno e intimamente sepolto nel mio cervello che con la vista degli occhi. Le immagini che percepisco sono più una sensazione, uno stato e non un racconto fissato per immagini. Non c’è rappresentazione, non c’è concretezze eppure quasi tutto è riconoscibile e ad ogni oggetto mostrato si può dare un nome ma non un perché, non una comprensione plausibile se non attraverso un sentire lontano da razionalità e ragionevolezza.

Questo video è una tentazione a lasciarsi andare, a lasciarsi convincere dal mondo fantastico, da pieghe ideali e allucinate. Un mondo fatto di echi e di ombre dove potersi perdere e mischiare con la materia dei sogni.

Il video è fatto di atmosfere oscure e cupe profondità.

Appaiono cose, effetti e forme, figure, oggetti al centro di una scena che ruotano vorticosamente su sé stesse in un equilibrio psichico precario. Immerse in un nero senza prospettiva, senza profondità, senza realtà. È un vortice che può portarci in una trance che per un istante ci libera di ciò che abbiamo intorno mettendoci in contatto con la nostra dimensione l’incorporea.

Prima che il brano finisca parte una melodia arpeggiata sempre più frenetica ma che sembra concederci qualcosa: qui appare l’uomo, si richiama la presenza e per un attimo c’è la speranza. Da una danza scomposta parte una fulminea serie di baci, di contatti: non siamo soli? Non siamo veramente persi? E poi impietoso ritorna il battere della percussione che ci rigetta nel flusso turbinante.

Alza il volume. Spengi le luci e lasciati andare al flusso dei 3 minuti di questo esperimento visivo.

Chris Clark. Christopher Hewitt. 2014.

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Roberto Nile
Ospite
Roberto Nile
3 anni fa

..brano molto bello, video meravigliosamente meraviglioso. Come sempre grande Chris Clark.

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