SBAGLIO?
Sono nato con il segno sbagliato
Nella casa sbagliata
Con l’ascendente sbagliato
Ho preso la strada sbagliata
Ciò ha portato a tendenze sbagliate
Ero nel posto sbagliato al momento sbagliato
Per la ragione sbagliata e la rima sbagliata
Nel giorno sbagliato della settimana sbagliata
Ho usato il metodo sbagliato con la tecnica sbagliata
Gli sbagli dei Depeche Mode hanno creato un pezzo di una certa rilevanza con un video cupo ma importante dove, a differenza del solito, non sono i diretti protagonisti della storia ma fanno una comparsata da inermi testimoni di un fattaccio.
Un uomo legato, con una maschera che gli impedisce la visuale, imbavagliato e tramortito è seduto in una macchina che a velocità in pericoloso aumento non ha controllo sul suo viaggio.
Impotenza e terrore si leggono sull’espressione dell’uomo, i suoi occhi, che come due luci spuntano dalla maschera, sono totalmente atterriti e in preda al panico.
Non sappiamo niente. Niente ci viene dato, nessun indizio della storia che precede questo momento. Il fatto è incomprensibile. L’accaduto non ha giustificazione o spiegazione. Sappiamo solo indirettamente che siamo qui, che quell’uomo imprigionato nel suo destino è qui, solo perché ha sbagliato qualcosa. Solo perché c’è qualcosa di sbagliato nella sua vita o in quella di chi l’ha costretto in quella situazione.
Si sente nel brano una forte frustrazione. Le parole gridano una rabbia per non essere giusti e per non aver avuto vita facile. Tutti gli sbagli che fanno male e che i Depeche Mode elencano, li hanno portati in una strada sbagliata e quella strada, come si vede dal video, è la strada più rischiosa e dolorosa.
La macchina procede in retromarcia, mi verrebbe da dire “in direzione sbagliata e contraria”. Chissà se a simboleggiare che se sbagli strada questa ti si rivolta contro. Nel suo procedere sbagliato coinvolge distruggendo cose e persone. La fine è annunciata e drammatica e sembra rivelarci una grande verità: potremmo far finta di niente ma prima o poi finiremo per sbattere il muso sui nostri sbagli.
Depeche Mode. Patrick Daughters. 2009.