LA SEZIONE DEL TEMPO.
Lo scorrere di un tempo arcaico nella steppa kazaka, tra riti sciamanici e battaglie sanguinolente, esecuzioni sommarie con tanto di teste mozzate e a seguire cerimonie funebri, devastanti incendi petroliferi, fino ad arrivare ai più recenti delitti e occultamenti di cadaveri per mano mafiosa.
Uno scenario cruento che ci scorre davanti grazie alla immaginosa ricostruzione da parte del giovane regista Seitov che attraverso un ritmico gesto di ripresa basculante alto/basso, riporta alla luce alcune fasi della tormentata storia della sua terra, sintetizzandole in una successione di eventi contrapposti.
E tutto questo è rappresentato alla superficie, mentre sotto, in un antro scavato nel terreno se ne sta rintanato il rapper kazako M.C.Tmina, che capta il tumulto sopra di lui, raccogliendo ciò che filtra attraverso il terreno, tra una strimpellata e una sigaretta.
Un video molto cupo e affascinante, dal forte impatto evocativo, apparentemente semplice nell’uso della transizione verticale, ma organizzato in modo da catturare lo spettatore nel loop dialettico tra un interno ed esterno, non solo fisici ma soprattutto come specchio di uno status psicologico.
MASLO CHERNOGO TMINA. AISULTAN SEITOV. 2020.
