LUCE ALIENA TRA CIELO E TERRA.
Frammenti di quotidianità in un villaggio che si affaccia su una meravigliosa baia sulla costa brasiliana, tra le attività ordinarie della piccola comunità, fatte di una ritualità semplice che non va oltre lo stretto necessario e gli spensierati svaghi dei più giovani tra gli scogli, la sabbia e le onde. Pedro Alvarenga segue da vicino le vicissitudini di due fratelli fortemente legati tra loro,
il minore porta con sè, insieme a una bibbia da cui non si stacca mai e che utilizza anche come una sorta di diario per immagini, un senso di attesa e di presagio, a cui il fratello maggiore sembra indifferente e scherzosamente scettico.
Un’inattesa scia luminosa solca il cielo ed è l’inizio di uno strano evento, nel silenzio e nello stupore generale, che si irradia sulla baia inondandola di forme luminose provenienti da mondi sconosciuti, e che soggioga per la sua magica luminescenza, mentre attrae a sè i figli del villaggio sollevandoli verso il cielo.
Un’eccezionale sintesi di documentario con intrusioni sci-fi in chiave drammatica, legata alla separazione e alla perdita, che qui può avere varie letture e comunque non può non far pensare alle migliaia di bambini e di giovanissimi che ogni anno scompaiono nel nulla in tante zone dell’America Latina. Notevolissima la parte centrale in cui il reverse della musica va di pari passo col reverse delle sequenze, con effetto di straniamento.
FRAN, CARLOS DO COMPLEXO, BIBI CAETANO. PEDRO ALVARENGA. 2021.
