LAST LEAF / OK GO (OK GO)

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MUSICA DELICATA DA SPALMARE SUL PANE.

Gli OK GO sono un gruppo molto popolare, molto figo e altrettanto alla moda, a volte troppo alla moda. Non sempre questo è un male ma per chi ricerca qualcosa di un po’ più sperimentale, un po’ più di rottura o qualcosa di più sofisticato e meno accomodante, un gruppo così abbastanza mainstream è facile venga velocemente a noia.

Altra cosa sono i loro video. Credo che il gruppo abbia una così grande successo proprio grazie all’originalità dei loro video, a tratti geniali, spesso largamente ironici e visivamente belli e godibili.

Nota di merito degli OK GO, spesso i loro video, alcuni anche a bassissimo costo, sono ideati, scritti, diretti da loro stessi.
In linea di massima il soggetto principale di questi video è proprio il gruppo stesso che produce azioni o pseudo danze gustose mentre il brano scorre.

Tra queste bizzarre invenzioni visive di grande effetto c’è un video che mi ha sempre molto colpito e mi ispira pensieri poetici ma anche mi stimola a trovare nel piccolo, nel semplice, metodi narrativi intensi, nuovi e sicuramente di grande effetto.

Quando vedrete questo video (se non lo conoscete già perché è del 2010) degli Ok Go – Last Leaf – troverete due miei amori messi insieme: la tecnica a passo uno (leggi: stop motion), cioè un video fatto di fotografie scattate ad un soggetto che ha piccolissime variazioni che rimontate insieme danno l’idea del movimento e quella del pirografo, una penna con punta incandescente con la quale tracciare disegni bruciando un piano solitamente di legno.

Ecco, troverete una storia lirica, un testo accompagnato da una chitarra acustica morbida cantato rivolgendosi ad una persona cara e delicata con un video che parte da un battito di occhi (anzi uno solo) che da inizio ad una silent story fatta di paesaggi autunnali, volti e creature fantastiche, animali e voli in cieli immensi: tutto disegnato con il famoso pirografo, tutto animato a passo uno e tutto disegnato su toast leggermente abbrustoliti.
Si! Avete capito bene.  
Toast. Di quelli normali.

Sono serviti 15 toast per disegnare ogni secondo di questo video: 15 frame al secondo fatti di acqua, farina e lievito.

Le immagini sono molto belle, vere e proprie opere d’arte se prese singolarmente, che aumentano il senso profondo e commovente del brano. Pare, si dice, che anche i disegni siano stati pensati dagli OK GO che firmano la regia anche se poi dobbiamo dire che si sono avvalsi dell’aiuto di un grande illustratore come Geoff Mcfetridge (http://www.championdontstop.com/).

Per realizzare questo video sono stati usate 215 pagnotte di pancarrè per un equivalente di 2.430 fette da toast. Ulteriore cosa carina da sottolineare: tutte le pagnotte, ogni fetta di pane da toast erano scadute e quindi invendibili e recuperate dal macero.

Quindi per finire, gli OK Go sono dei grandi e fanno anche bella musica ma questo video, funziona alla grande anche a audio disattivato…

Ok Go. Ok Go, Geoff Mcfetridge. 2010.

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