ACCENNI MAGRITTIANI CONTRO LA GUERRA
Un testo forte e volutamente intricato viene accompagnato per tutta la canzone da un cadenzato right / left, a sottolineare quell’andamento noto dei militari in marcia. La canzone è un’accusa intensa alla guerra e Tom Waits, protagonista di tutto il video, cadenza evidentemente la strada che deve percorrere al ritmo del famoso passo militare per noi traducibile in: dest’, sinist’.
Si dice, ma ci sono troppe informazioni in rete per metterlo in dubbio, che la canzone sia dedicata alla morte di un marines, Jeff Lucey, (nota la parola “Luce” nel titolo) tornato dall’Iraq che ha dichiarato di aver commesso dei crimini morali imperdonabili che però, chiusosi nel suo silenzio sia arrivato al suicidio disperato senza confessare niente. L’esercito riconduce il tutto a disordini di stress post traumatici, il padre del ragazzo e i parenti sono convinti di qualcosa di terribile e losco accaduto in Iraq e coperto dai militari. Comunque sia, il video Hell Broke Luce rimane una chiara denuncia alla guerra.
Inizia con le suggestive immagini di un uomo che trascina una casa legata ad una corda. Il suo cammino e la sua fatica sono imperterriti ma l’uomo continua a tirare, a tirare anche su montagne scoscese, a tirare anche in fondo ad un mare pieno di nemici mostruosi, a tirare tra paesaggi infiammati e ostili, a tirare sotto le bombe e contro eserciti, a tirare andando incontro alla morte.
Il video è cupo e violento con un forte gusto surreale. Le immagini sono minacciose e inquiete. La morte, il potere dei generali, stupidita e violenza della guerra accompagnano tutto il percorso dell’uomo che cammina per arrivare alla sua meta: quale meta? Quale fine?
Now I’m home and I’m blind
And I’m broke
What is next
TOM WAITS. Matt Mahurin. 2011
Dal vecchio Tom mi aspettavo una migliore performance musicale (lo ricordo come compositore capace e più convincente),ma il video non fa una piega