MUMBO JUMBO / TIERRA WHACK (MARCO PRESTINI)

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SORRIDI AL MONDO E IL MONDO PIANGERÀ CON TE.

A volte una canzone non necessita di un testo per veicolare un messaggio, specie se il messaggio in questione è un mosaico di disagio e straniamento che meglio si esprime in immagini. È così che il “mumble rap” di Tierra Whack, una filastrocca nonsense che ben si presta a esperimenti di pareidolia acustica, trova nel video dell’italiano Marco Prestini il perfetto medium complementare nell’ottica di una perturbante alienazione.
La clip mostra la cantante in quello che sembra il set del sequel ufficiale di Arancia meccanica, fra meticolose prospettive kubrickiane e bizzarri pezzi di arredamento dominati dal rosso e dal bianco: è seduta sulla poltroncina di un dentista, mentre due dottori intervengono sulla sua bocca, immobilizzata in una smorfia di sconforto mediante l’uso di un apposito divaricatore. Geniale espediente narrativo per giustificare l’incomprensibilità delle parole intonate dalla Whack!
Sulla scena domina un senso di sospesa inquietudine, dai freddi silenzi dell’androgina receptionist, che sorseggia latte (più!) seduta alla sua scrivania, alle angoscianti presenze di due signori in sala d’attesa, fra espressioni inebetite e gestualità che trasudano minaccioso snobismo.
Nel frattempo uno scarafaggio zampetta sulle gambe muliebri delle astanti, peccaminoso messo di un qualche lucifero che in fatto di ripugnanza manda a nanna qualsiasi serpente del giardino dell’Eden.
A un tratto uno schizzo di sangue aggiunge un tono di rosso vermiglio alla stanza, imbrattando il viso dell’assistente del dentista, per poi colare fino a terra in rigagnoli densi.
La sorpresa di scoprire il nuovo aspetto della povera Tierra, che adesso sfoggia un grottesco sorriso perenne come in una caricatura moderna dell’Uomo che ride di Victor Hugo, si muove di pari passo alla rivelazione che si ha del “mondo fuori”: il futuro asettico e glaciale dello studio medico non ha nulla della polverosa realtà post-apocalittica che impera sulle strade cittadine. Un pianeta in completo sfacelo, popolato da miserabili individui che un’élite di sadici costringe crudelmente a sorridere attraverso assurde operazioni di body modification.
Tanti sorrisi immutabili, traditi dal terrore e dalla disperazione che si leggono negli occhi di chi li indossa.
C’è da meditare.

Ah! Chi è curioso di decifrare i mugolii della cantante può attivare i sottotitoli aggiunti al video ufficiale su YouTube: salteranno fuori frasi di senso compiuto scritte al contrario. Be’, di senso compiuto fino a un certo punto… Tra le tante, sembra che a Tierra piacerebbe avere la propria madre come figlia.

Tierra Whack. Marco Prestini. 2017.

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Vincenza
Ospite
Vincenza
3 anni fa

Sconcertante e inquietante. La scelta cromatica aumenta il disagio accompagnato dalla canzoncina insensata. Ricorda Arancia meccanica e fa pensare…

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