RINCORRERE UN’INVENZIONE D’ANTAN.
Sulla base intimistica e vagamente post-rock, tra arpeggi di chitarra, quartetto d’archi e batteria, della band canadese, lunghe carrellate seguono al ralenti gruppi di persone divertite a rincorrersi per i sentieri montani, due ragazzetti che tentano con entusiasmo di stare al passo della videocamera, due cani che la rincorrono trafelati, un uomo in camicia rossa che si libra a mezz’aria ripreso da diverse prospettive in un loop di cadute e, una corsa insieme a un cavallo bianco che chiude la prima parte e prelude a un diverso scenario.
Mentre la musica si fa per un attimo riflessiva, si vira al nero e pian piano riemergono i personaggi di prima, si rincorrono in un contesto del tutto differente e come consapevoli di essere scrutati, guardano in macchina compiaciuti.
Sin da subito si ha la sensazione di un circuito chiuso senza vie di fuga, in un’atmosfera sospesa e onirica, tra piani sequenza circolari, luci da set che fanno emergere le figure in forte contrasto con lo sfondo, quasi come elementi di una teatrale giostrina d’antan.
La regista in questa seconda parte, recupera un certo sperimentalismo fotografico di fine ‘800, riproponendo alcune affascinanti sequenze della Animal Locomotion, un sistema pre-cinematografico ideato da Eadweard Muybridge, che consisteva nel fotografare i movimenti, con più dispositivi posizionati a distanza ravvicinata, che qui necessariamente modernizzata e gradualmente esasperata in un vorticoso collage di azioni sovrapposte, luminesceze strobo, distorsioni spiraliformi ecc. con protagonista assoluto, il biancore accecante del cavallo e delle sue prorompenti performance.
BADBADNOTGOOD. CAMILLE SUMMERS-VALLI. 2021.
