IL GHETTO DELLA LUCCICANZA.
Un pomeriggio come tanti per un adolescente dall’espressione annoiata e triste, costretto in casa e con lo sguardo perso nel vuoto, mentre in un’altra stanza il padre fa la siesta in poltrona. Quale momento migliore per approfittare di una scappatella in giro per la città dopo
aver preso un biglietto da 20 dollari da un portafogli per prendere qualcosa per entrambi?
Lasciando la periferia per bighellonare fino a sera, il ragazzetto si accorge di strani fenomeni, all’inizio impercettibili, ma che col tempo si manifestano in tutto il loro fulgore.
Fasci di luce accecante si stagliano attraverso le persone incontrate, dalla signora obesa seduta in disparte in paninoteca, al giovane autostoppista sul ciglio della strada. Chissà cosa li unisce? Ma al di là di una fugace impressione, tutto sembra normale e senza troppa importanza.
Tornato a casa, sbircia un secondo nella stanza del fratello maggiore, che però infastidito lo minaccia violentemente provocandogli forse l’ennesimo stress.
Non tira aria buona!
E’ proprio in quel momento che al ragazzo, colto dalla amara consapevolezza di essere meno di un estraneo nel suo ambiente, o di non essere minimamente considerato in famiglia, che accade come per miracolo la stessa smaterializzazione che con un sottile squarcio di luce verticale gli apre il petto e pian piano pervade tutto il corpo di lamelle luminose sempre più intense.
Meglio fuggire da quelle strettoie domestiche e raggiungere di corsa il resto della gente che come lui ha avuto “il dono” di quella lucentezza che ha l’ha resa paradossalmente anonima e bidimensionale agli occhi dei più, in una specie di processione di anime sole che si allontanano nel buio.
BROKEN BELLS. KIMBERLY STUCKWISCH & NELSON DE CASTRO. 2019.