CLOSER / LEMAITRE FT. JENNIE A. (EWAN JONES MORRIS & CASEY RAYMOND)

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NOI DEBOLI E PERDENTI…

Ci sono dei momenti duri nella vita di noi deboli, noi che non sappiamo affrontare normalmente le sfide, gli impegni o le competizioni in modo sereno perché abbiamo quella vocina dentro che ci demoralizza anche se sta andando tutto bene.

Ci sono dei momenti duri nella vita di noi delicati, spesso inadatti e goffi che vessati dal destino, dai bulli, dalle brutture della vita o dal giudizio inesorabilmente spietato e spesso prepotente di chi ci sta accanto, che non ce la facciamo proprio più…

Ci sono dei momenti duri nella vita di noi sbagliati e perdenti che insomma è chiaro, è arrivato il limite e non si può più reggere e allora? Allora facciamo quello che ci riesce meglio: reagiamo in modo sbagliato e fuori luogo. Diamo quelle risposte che, dopo aver ingoiato bocconi amari per tanto, troppo tempo, diventano gigantesche e inappropriate.

Scoppiamo in azioni isteriche ed estreme di pianto misto a rabbia e fame di vendetta che chiaramente, in maniera assoluta e istantanea ci mettono con evidenza chiara a tutti, dalla parte del torto.

Come dire, in un colpo solo: deboli e perdenti!

È chiaro. Se fossimo quello che non siamo avremmo ragione, consolazione e giustizia e i nostri maestri a scuola o le nostre guide, i compagni, gli adulti responsabili della nostra stabilità e formazione sarebbero dalla nostra parte, ci difenderebbero dalle brutture e dagli insulti e ci sorreggerebbero nei momenti difficili ma no! Ci sentiamo rivolgere frasi idiote e criminali del tipo: cresci! Non avrai sempre qualcuno a difenderti. Oppure: fatti valere. O ancora: non farti vedere debole e anzi attacca prima che ti colpiscano e quel meraviglioso: impara a farti rispettare che è sempre messo lì per colpirci nell’anima.

Quando ho visto il video “Closer” fuori sorridevo perché è molto buffo quello che accade e tutta la storia narrata ha punte di surreale ridicolaggine, ma dentro tremavo per la vergogna di tutte quelle volte che il mostro si è impossessato di me e per il timore di tutte le volte che questo accadrà di nuovo.

È un gioco di ingiustizie e gigantismo quel che accade. Speriamo che continuando a sottrarci all’attacco, l’attacco finisca ma può solo crescere e colpirci ancora più forte e passiamo dal silenzio alla chiusura ma niente, ancora è tutto contro e allora tentiamo la fuga, l’invisibilità, la tanatosi ed è tutto inutile, come un trapano su un dente, ciò che ci tortura o ci spaventa è ancora lì più vivo che mai. Ecco. Quel che in ingegneria si chiama carico di punta: il punto di rottura. Quel click che fa diventa tutto rosso e lacrime e da lì son fulmini e vetri rotti fino a che non torna la coscienza e, con essa, la più grande delle vergogne per quel che si è fatto o detto.

Il video, dandogli un taglio comico, coglie benissimo ciò che accade a molti di noi e ne dà le giuste dimensioni. La frustrazione ci riempie. La rabbia che sentiamo è colossale. La nostra reazione è quella di una wrestler sul ring da combattimento. Dentro siamo dei mostri giganti ma fuori, piccoli e ridicoli bambini inadatti e delusi…

Particolarità curiosa di questo video è che quella appena descritta è la UK Version cioè la versione pensata e circolata nel regno unito mentre il video ufficiale si svolge in una scuola di cucina dove la competizione è così all’estremo da trasformare gli allievi in schermidori spietati… interessante questa differenza di proposta: chissà le ragioni.

LEMAITRE. CASEY & EWAN. 2016.

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