ALIEN / DIE ANTWOORD (NINJA)

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LA TEENAGER CHE CADDE SULLA TERRA.

Il suono di un carillon è forse ciò che meglio può rimarcare la spaventosa vicinanza esistente fra il regno dell’infanzia e il dominio dell’inquietudine.

Sulle note di un riff a ritmo di valzer, lo spettatore si ritrova catapultato in una fiaba dark che renderebbe fiero Guillermo Del Toro. Fra le mura imbrattate di graffiti di un edificio fatiscente, uno strano artropode – che pare l’incrocio fra una scolopendra, una libellula e una lucciola – zampetta e svolazza nel blu profondo di una notte solitaria. Ma non è lui il vero protagonista della scena: in un cantuccio, avvolta con ritrosia nella sua felpa nera, una ragazza canta per conto proprio.

Già, una ragazza. Ma non esattamente una ragazza comune. Be’, non capita spesso di imbattersi in una teenager con una testa insettomorfa che ricorda una gigantesca termite bianca!

A ogni modo, la qui presente signorina rispetta in pieno gli standard comportamentali di una qualsiasi giovane problematica: la rabbia penetrante con cui Yo-Landi Visser, frontwoman dei sudafricani Die Antwoord, sussurra l’acre ninnananna che accompagna il video, rispecchia tutta la frustrazione e il risentimento che tanti adolescenti, almeno una volta nella vita, hanno conosciuto e nutrito.

Non è raro in gioventù sentirsi un alieno sul pianeta sbagliato, l’inguaribile incompreso che parla una lingua troppo ostica per il resto della popolazione. Capita a tutti.

Ma ad alcuni molto più che ad altri.

Nessun amico su cui contare, nessun rifugio affettivo cui chiedere asilo: solo la cattiveria di quegli stessi “normali” che, come i più meschini dei predatori sociali, sfogano le proprie insicurezze alle spalle dei “diversi”, deridendoli e maltrattandoli.

Che sia il colore della pelle, il carattere remissivo, o le scarse doti atletiche, c’è sempre una giustificazione valida per costruire un muro fra i vincenti e i perdenti, fra i bulli e le vittime, fra gli integrati e gli emarginati. Neanche le famiglie possono medicare certi divari, e anzi, spesso sono loro stesse parte integrante del problema.

Come si può biasimare chi risponde a un mondo ostile con pensieri velenosi, parole dure, rancori insanabili che finiscono per forgiare una sorta di insalubre “orgoglio dei reietti”?

Con la dovuta dose di satira, il rapper e regista Ninja dipinge un universo radicalmente ingiusto, dove baristi sudaticci che sfoggiano ridicoli berretti a stelle e strisce (sarà un caso?) si riservano il diritto di non servire gli alieni nel loro locale. Insomma, un District 9 formato mignon che non manca di far sorridere con amarezza. Il fatto che la band e il film di Blomkamp condividano il paese d’origine, la dice lunga sul triste humus culturale che alimenta il videoclip.

Ma non dimentichiamo che questa è prima di tutto una fiaba: il centopiedi volante si rivela alla protagonista e la convince a seguirlo, proprio come uno spirito guida uscito fuori da Il labirinto del fauno. Che sia forse il segnale di un tanto agognato lieto fine? Un passe-partout per l’accettazione, per quel lato nascosto del pianeta che ospita gente dotata del dono della comprensione?

No, niente di tutto questo: l’aliena acchiappa al volo la stramba bestiola e se la mangia con foga animalesca in un guazzabuglio di gore entomologico! Altro che spirito guida…!

Il tutto deve avere effetti peculiari sull’organismo della giovane extraterrestre: nell’ultimo twist, la vediamo spogliarsi delle proprie vesti, esibendo un fisichino pallido che, francamente, fa quasi dimenticare ogni suo tratto dal collo in su. Come il baco da seta più ambiguamente sexy che si sia mai visto, l’aliena comincia la sua metamorfosi, rinchiudendosi in una crisalide extra-large.

Se i bruchi diventano farfalle, le termiti antropomorfe si guadagnano un volto umano. Ma lo sguardo della neonata fanciulla ha ben poco di benigno, e il suo incedere battagliero verso quello stesso habitat che per anni l’ha bistrattata non promette certo messaggi di pace.

Insomma, se mai Rob Zombie decidesse di cambiare sesso al suo Michael Myers in un requel di Halloween, la giovane Sixteen Jones (figlia dei due musicisti) farebbe un ottimo provino.

DIE ANTWOORD. NINJA. 2018.

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