I SENTIMENTI MALGRADO TUTTO.
In uno scenario urbano futuribile, seduta ad un tavolino in un bar, una ragazzina promette al suo amico incappucciato e dal volto nascosto che lo aiuterà in tutti i modi a recuperare la sua umanità, confessandogli anche un sogno recondito: poter vivere con lui fianco a fianco e morire insieme, all’ombra di grandi palme in un’isola tropicale.
Nella scena successiva, dall’impianto quasi fumettistico, seppur calato in un’ambientazione elegante a metà tra il mondo dei super eroi e l’heist movie, i due amici-complici si preparano a trafugare una protesi di un volto umano, (quello del rapper Lefa) ben custodita in una teca di un museo, che come inevitabile conseguenza innescherà a una fuga a gambe levate in una banlieue parigina fumosa e degradata.
Da qui in poi, nello stringato ed esile plot da “guardie e ladri” entra in gioco un notevole campionario di effetti speciali, in cui una sorta di poteri invisibili a distanza, permette al fuggitivo di disarmare i due poliziotti, in una resa dei conti che dribbla ogni legge della fisica
che però si infrangerà in un epilogo triste e cruento.
E anche il sogno confessato dalla ragazzetta sarà in parte realizzato, ma non proprio secondo i suoi piani.
LEFA. AKIM LAOUAR ARONSEN. 2019.