L’AMORE INFELICE DI UNA PAZZA FURIOSA.
Anche i più ferventi fautori della musica sperimentale di tanto in tanto hanno piacere di concedersi qualche spensierato pezzo pop, orecchiabile e canticchiabile senza troppe effusioni cervellotiche. Ebbene, il brano dell’australiana Kate Miller-Heidke non solo è maledettamente catchy, ma è anche accompagnato da un video divertente quanto sconcertante.
Darcy Prendergast, animatore specializzato in stop-motion (compare fra il cast tecnico del bellissimo lungometraggio Mary and Max del 2009), dà ironica forma a un testo decisamente amaro, seppur mitigato dalla simpatia dell’arrangiamento, con tanto di adorabili coretti “oh oh oh oh”.
La cantante propone all’ascoltatore una love-story malaticcia fra un lui e una lei, uno di quegli amori superficiali e tossici destinati quasi per forza al fallimento e ai famigerati tira-e-molla delle coppie moderne.
Lui la lascia quando vuole, poi la richiama a notte fonda non appena la solitudine si fa sentire; la manipola con sufficienza, se ne serve a suo piacimento, sicuro che quella esaudirà le sue richieste.
E lei continua a sottomettersi, a seguirlo ovunque egli vada, nella speranza che prima o poi cambierà idea. Che anche lui la amerà, sinceramente, dolcemente, come nei suoi sogni.
Una piccola tragedia d’amore, insomma. Il clip, tuttavia, offre un’interpretazione molto più buffa – e grottesca – della vicenda.
La nostra Miller-Heidke viene ritratta come una e vera e propria stalker, una yandere in carne ed ossa ossessionata da un ragazzo di cui è stracotta. Che si tratti di un ex o di un poveretto troppo piacente suo malgrado, il giudice in persona ufficializza un ordine restrittivo nei confronti della giovane: i suoi malsani pedinamenti devono cessare immantinente.
Basterà un foglio di carta per sedare l’amore incommensurabile della biondina? Ovviamente no! Dopo aver caricato valigie ricolme di indumenti e i più disparati accessori casalinghi in auto, Kate guida fino al giardino dell’amatissimo e si accampa di fronte al suo villino come la più disperata delle senzatetto.
In quella che sembra una sorta di rilettura dark del cartone Pucca, i tentativi della ragazza di riavvicinarsi al suo principe prendono pieghe sempre più audaci, esilaranti quanto sottilmente inquietanti: dalle telefonate agli appostamenti, dalle lettere ammucchiate sotto la porta d’ingresso ai messaggi extra large scavati nel terreno.
Certo, forse lasciare la chiave di casa sotto lo zerbino non è esattamente la scelta più consigliabile per una vittima di stalking, e infatti la cantante ne approfitta subito, intrufolandosi più o meno di soppiatto nell’abitazione e lasciando ogni traccia possibile del proprio passaggio.
Se una coppia di cuscini ricamata e ricucita a mo’ di piccioncini antropomorfi può sembrare un regaluccio tenero nel suo innocente patetismo, la manomissione del telefono per evitare seccanti chiamate alla polizia fa scivolare qualche brivido lungo la schiena.
Ma il climax tenebroso raggiunge l’apice nel finale shock: mentre il bramato meschinetto inchioda forsennatamente assi alla porta in stile La notte dei morti viventi, la subdola eroina gli arriva di nascosto alle spalle passando per la finestra (la sicurezza domestica non è proprio il forte di quest’uomo), impugnando un coltello da cucina.
E proprio quando si comincia a subodorare un macabro delitto passionale, la mano armata della protagonista prende la via opposta e affonda la lama nel petto dell’infelice donzella!
In un delizioso quadretto gore, la romanticona si estrae sanguinosamente il cuore dal corpo e lo offre in dono all’oggetto del suo insano sentimento. Altro che La ballata dell’amore cieco! Lui assiste alla scena con orrore, ma poco prima della fine del video un vago sorriso gli si dipinge sulle labbra.
Chissà, forse sarà davvero questa la volta in cui cambierà idea!
KATE MILLER-HEIDKE. DARCY PRENDERGAST. 2012.
