ALL THEY WANT IS LOVE!
Spiccato senso di humor nero per la clip di Isaiah Seret che strizza l’occhio alla cinematografia e al senso dell’iperbole tarantiniana, dove si scorgono qua e là ammiccamenti a Pulp Fiction, Four Rooms e Django Unchained (ma senza cadere nel citazionismo vero e proprio), in un contesto totalmente differente, in cui il senso del paradosso stempera la morbosità delle situazioni.
Devendra Banhart, con tanto di ciuffo scompigliato e con la scritta “FE” tatuata sotto il collo (fede), interpreta all’interno di una coppia altamente singolare, un personaggio succube che giorno dopo giorno è disposto a subire qualsiasi sevizia inferta dal brutale compagno, per compiacere non solo lui, ma anche una ristretta cerchia di amici sulla stessa lunghezza d’onda.
Le prove “d’amore” e sudditanza che il protagonista accetta, si avviano presto verso un’escalation di sinistro sadismo e perversione, in grado di spiazzare un po’ e mettere a disagio chiunque, anche se la canzone vagamente reggae e le parole ne suggeriscono una lettura meno cupa, insieme ad un’atmosfera meno perturbante, dai risvolti sentimentali che vanno oltre la complicità erotica.
Attraverso una serie progressiva di squarci temporali (di lustro in lustro) si vede che le cose cambiano ben poco (se non quasi impercettibilmente nell’aspetto dei due) e la relazione prosegue nell’abbrivio ricevuto, nella solita alternanza di situazioni sadomaso, con tanto di manette e tute in pelle in un gioco di ruolo che è divenuto ormai il loro modo di vivere affettività e fiducia.
DEVENDRA BANHART. ISAIAH SERET. 2010.
