CENTRIFUGA DI PUGNI.
Giovani in scooter si fanno largo tra i bagliori della notte, per raggiungere il palazzetto dello sport e assistere ad un attesissimo incontro di boxe.
Una surreale scimmia in piedi con cuffia e microfono, annuncia con entusiasmo l’inizio del match fra Sun Sugar e Sun Tzu, due energumeni pesi massimi, i cui atteggiamenti spavaldi li fa sembrare più lottatori di wrestling che seguaci della nobile arte.
Ed ecco, il match ha inizio e sul ring prende l’avvio un crescendo incontenibile di pugni dai connotati quasi cartoonistici, data la violenza e la rapidità scattosa di ogni mossa, con azioni e reazioni esagerate e iperboliche modello videogame.
Nel frattempo una testa di una “innocente” bambina sbuca dalla borsa tenuta in mano da uno sconosciuto, “spiando” lo spettacolo attraverso le corde del ring.
Se a queste visionarie montagne russe di sangue e sudore, che alterano la percezione del pubblico intorno ad un baluginare indistinto e sfocato, si associa un centrifugato di free jazz, distorsioni e stop & go del brano dei Black Midi + un trio di ottoni alquanto invadente, non resta che gettare la spugna e arrendersi di fronte a questa girandola percettiva, senza domandarsi più il nesso e darsi una ragione per esempio del perché l’arbitro sembri costantemente in preda a convulsioni da realtà virtuale, mentre i due boxeurs sempre più devastati dai ripetuti colpi in faccia, sono inspiegabilmente accuditi all’angolo dalle rispettive donne impellicciate e prorompenti.
Per chiudere il cerchio del paradossale match, quella stessa bambina che era apparsa all’inizio, tanto innocente non sembra più, infatti estratta la pistola, pensa bene di porre fine, a modo suo, a quel sanguinario incontro e spara.
BLACK MIDI. NOEL PAUL. 2022.