MAGIA DELLA TRASMUTAZIONE.
L’artista islandese, icona in continua evoluzione in ambito pop e ricerca estetica, tra avanguardia multimediale e sperimentazioni vocali, anche col nuovo album Fossora rimarca il suo amore viscerale per la commistione passato/futuro, natura/artificio che ne hanno contraddistinto l’imprinting musicale, sempre fluido e cangiante, contaminato da radici folk, orchestrazione e ritmi techno: un centrifugato di stili non facile a definirsi.
Per dar “corpo” al nostalgico brano Ovule, il fotografo e regista inglese ha immerso “l’algido folletto” in uno spazio ovale, tra forme fluenti che rimandano ad un’estetica orientale, dove predomina il rosso su tutto, tra foglie, petali, acqua color argento e zolle di terra che piovono sulla silhouette in penombra della cantante. La figura di Björk è plasmata in un contesto onirico fuori dal tempo, favoloso e scintillante, in una performance totalmente immersiva tra sfarzosi abiti – armatura elaborati in digitale, agghindata da motivi floreali rosso acceso e barocchi ornamenti che ne incorniciano il pallido volto.
L’ambiente performativo è come esaltato dalla macroscopia dell’insieme di suggestioni organiche, particelle, globuli, linfe, cristalli e spore fluttuanti che convivono armoniosamente nell’ artificio di un mondo ipnotico realizzato da Nick Knight grazie ad un processo creativo che fonde il linguaggio formale della moda, col virtuosismo dell’elaborazione in CGI.
BJÖRK. NICK KNIGHT. 2022.