LOVELY HORROR.
È difficile riuscire ad esprimere romanticismo o speranza in una qualsiasi opera.
Spesso si tende ad appiattire il messaggio, scadendo nel banale o nell’imbarazzo. Similmente il genere horror spesso sforna prodotti fini a se stessi, con l’unico obbiettivo di raccontare una storia che cerca in tutti i modi di far saltare sulla poltrona chi la segue.
È, quindi, lodevole ciò che The Weeknd e i Cliqua hanno fatto. Sotto la regia di Jocelyn Charles (già direttore di altre clip, per conto di diverse band), sono riusciti a raccontarci una storia dal sapore splatter, ma con un retrogusto dolce, che lascia aperta una porta su un nuovo inizio fatto di speranza.
Prima di parlare nello specifico di ciò che ci viene mostrato è quanto mai obbligatorio un piccolo riassunto di ciò che accade, così da poter creare un filo logico da seguire nel mezzo di tutto il caos e la violenza che ci viene mostrata. The Weeknd si risveglia in un ospedale, con una strana maschera fissata sul volto ed è evidente che qualsiasi cosa sia successa, non è stato lui a volerla. Così preso dal panico scappa e il gruppo di dottori nel tentativo di bloccarlo gli strappa un braccio, rivelandone cosi un altro al suo interno, però più piccolo. Allora “Week” si getta dalla finestra e si schianta nella strada sottostante, da qui la clip esplode in un tripudio di sangue, violenza e follia: dall’ospedale fuoriesce una falena gigante che inizia a seminare distruzione; i vetri delle finestre in frantumi cadono dal cielo ed uccidono persone innocenti; “Week” si ritrova tra le mani quella che poi sarà rivelato essere la sua compagna, ma questa di sgonfia quasi come fosse una bambola, allora lui cerca di salvarla “gonfiandola”, ma finisce per creare una copia di se stesso che si espande a dismisura fino ad esplodere in una pozza di sangue e ossa. The Weknd riesce a salvarsi rifugiandosi nelle fogne, dove viene inseguito una vecchia demoniaca mentre le pareti si stringono; dopo una breve transizione ci ritroviamo nell’ascensore che lo conduce al suo appartamento. Lì comincia a sbattere la testa sulla porta fino a frantumare la maschera che portava, la sua compagna (la stessa ragazza che prima si era trasformata in un gonfiabile) apre la porta, ma vedendo il suo uomo letteralmente marcire davanti agli occhi, la richiude. Il video finisce con il corpo di Weeknd che si stacca, pezzo per pezzo, rivelando un bambino al suo interno.
Sebbene rimangano dei punti non proprio chiari a livello narrativo come, per esempio, la scena iniziale, dove non viene spiegato se sono i medici ad aver innescato la metamorfosi (che si svilupperà e sarà il tema centrale per tutta la durata della clip) o se in qualche modo é un evento “spontaneo”, dettato da un estremo bisogno di cambiamento; lo svolgimento della storia rimane per lo più lineare e chiaro, nonostante gli eventi mostrati vadano molto oltre il surreale.
Solamente in un particolare momento la narrativa si apre a interpretazioni diverse, vale a dire lo “stacco” tra la fuga nelle fognature e l’arrivo nell’ascensore della sua dimora: difatti, essendo la sua compagna ancora viva, si potrebbe pensare che ciò che è successo in città, in realtà, non ha mai avuto luogo, e che sia la semplice immaginazione di Weeknd, che in preda ad una trasformazione così spaventosa ed orribile non riesce più ad avere pensieri razionali. Questo spiegherebbe perché finisce con sbattere ripetutamente e violentemente la testa, e perché l’unico pensiero a cui riesce ad aggrapparsi è quello della sua compagna di vita.
A parte questo, la simbologia presentata è di facilissima interpretazione: abbiamo le farfalle che da sempre rappresentano il concetto di metamorfosi e più in particolare il concerto di rinascita, ovvero il passare da una forma disgustosa ad una che è l’esatto opposto. Ed in fondo questo è quello che succede a “Week”. Un uomo senza più un volto, schiavo di se stesso, della sua stessa immagine che lo schiaccia e che non lo fa respirare, e che vale addirittura più della persona che ama. Un narcisismo che si rivela ovviamente vuoto, e tanto orripilante quanto la violenza e le mostruosità che vagano non viste nei meandri della città…
Forse, in questo caso, l’unica soluzione è davvero quella di ricominciare d’accapo, guardare nuovamente il mondo con gli occhi di un bambino. Un foglio bianco, ma cosciente del passato, che servirà da monito per non commettere gli stessi errori.
THE WEEKND. JOCELYN CHARLES. 2022.