GOMMOSE OSCENITÀ.
C’è un locale segreto, il “Rubber Clubber” nei bassifondi di un palazzo di cartone colorato, teatro di tutte le pulsioni e le morbosità erotiche di clienti dalle “ampie vedute”.
All’ingresso, un omino calvo dall’espressione che la dice lunga, scruta la gente intascando l’obolo prima di lasciarla entrare, con uno sguardo che sembra trapelare un sottinteso: a vostro rischio e pericolo!
Quel che si palesa all’interno è un divertente mix di depravazioni a luci rosse, situazioni tra viscidume e perdizione, esibizionisti e guardoni, peep show per vecchi sdentati sovraeccitati da coca e alcol, parodie bondage e fetish, incontri omoerotici nel buio dei cessi e, scendendo una rampa di scale, l’immaginario pulp dell’irriverente Edie Lawrence si acuisce a dismisura, proponendo siparietti estremi con punte di snuff tra le celle di uno squallido scantinato blu-rosso illuminato, dove si consumano giochi di ruolo master / slave, torture e sevizie, pratiche di sodomia, ferite mortali e perfino decapitazioni; una deriva piuttosto terrificante per i malcapitati clienti/vittime del sinistro locale.
Il tutto contaminato dal ritmo ossessivo di Disco Peanuts, un brano dance a cui si sovrappongono urla di piacere e dolore, in simbiosi con l’atmosfera freak punk ricreata superbamente in stop motion dall’artista inglese. Ma nessun timore, sono solo goffi personaggi di plastilina colorata. Buon divertimento!
WARMDUSCHER. EDIE LAWRENCE. 2019.
