LONE DIGGER / CARAVAN PALACE (DOUBLE NINJA)

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SIAMO TUTTI ANIMALI, IN FONDO.

L’energia espressiva dei disegni in vettoriale, qui supervisionati dal duo artistico Double Ninja, ci fa dono di un piccolo chef-d’œuvre dell’animazione per adulti.

Già un cult nel sottobosco della cultura furry, il video, commentato da un irresistibile swing moderno, propone un esaltante mix di eros e thanatos in salsa animalesca, un crescendo di parossismo violento ed erotismo ambiguo.

I protagonisti del clip sono dunque animali antropomorfi, proposti in un design uncanny memore delle famigerate pubblicità dell’Orangina (vale la pena darci una googlata), ma opportunamente mitigato dal basso continuo dell’ironia.

Seguiamo l’ingresso di un trio di giovani gatti neri, curiosamente simili all’eroe del fumetto Blacksad, identici anche nel vestiario, all’interno di un esclusivo night club dominato da luci al neon e sfondi neri come la pece.

Se c’è qualcosa che il Gatto con gli Stivali della saga di Shrek ha insegnato, è che un paio di dolci occhioni felini sono in grado di vincere i cuori più granitici. Ed è proprio grazie a sguardi compassionevoli che i tre riescono a farsi accettare dal toro-buttafuori all’entrata. Ma quelle tenere espressioni non devono ingannare: sotto le dita affusolate dei micetti si nascondono artigli retrattili degni del più subdolo dei sicari.

Prima che i gattoni penetrino nel locale vero e proprio, percorrono un lungo corridoio avvolto nelle tenebre, dando il tempo alla canzone dei Caravan Palace di raggiungere il boiling point. Si spalancano infine le porte, e la deflagrazione danzereccia può tuonare nella sua straniante beltà!

L’ambiente è tipico: una ballerina sexy in una gabbia luminosa, loschi individui che sorseggiano cocktail ai tavolini, un bevitore solitario, belle pulzelle coi loro Martini, coppie chic… Ma quando i soggetti si ritrovano visi da volpi, cani, asini, cigni e via discorrendo, ogni forma di convenzionalità viene meno.

I tre mici si accomodano timidamente a un tavolino e ordinano qualche shottino (la tinta candida del drink nutre i sospetti che si tratti di latte, magari giusto un po’ “corretto”), ma una tripletta di dobermann appostati di fronte a loro sembra in cerca di grane. E i felini non sono certo disposti a lasciarsi intimidire dai loro brutti musi.

Un cicchetto tira l’altro, la tensione si fa più palpabile col passare dei minuti; è la classica situazione in cui basta una scintilla per innescare l’incendio, e quella scintilla si rivelerà un dispettuccio da seconda elementare.

Uno dei cagnacci fa lo sgambetto alla cameriera-zebra, i bicchierini destinati ai gatti volano per aria, ed è fatta: il “mayhem” si libera.

Fra morsi e unghiate, gli istinti animali dei presenti si manifestano in tutta la loro selvaggia ferocia. Ogni pretesto è buono per sfogare pulsioni tenute assopite troppo a lungo: serpenti azzannano tori per poi essere squarciati a zampe nude alla maniera di King Kong, i coccodrilli partono alla carica, i cani scannano e i gatti sgozzano.

Manco fossimo nel revival bipede di Felidae, lo splatter prende il sopravvento. Il sangue diventa l’ennesimo decoro kitsch della sala, tanto che neanche quando la ballerina-gazzella se ne ritrova imbrattata arresta i suoi sensuali movimenti, cospargendoselo a mo’ di unguento come un’inconsapevole contessa Bathory.

Finita la musica, finita la festa. E sarà proprio la gazzella, unica superstite, a raccogliere gli orripilanti frutti del brutale spettacolo svoltosi a sua insaputa: da night club a macello, il passo è breve!

Insomma, chi chiede un’alternativa vietata ai minori del disneyano Zootropolis, sa dove andare a cercare.

CARAVAN PALACE. DOUBLE NINJA. 2015.

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