8 DONNE E UN SEGRETO.
Per caricare di “significato” il testo di Hips, della band losangelina delle Warpaint, Jim Hosking ha puntato su un umoristico nonsense (british humor?) per questa clip così sconclusionata e paradossale che azzardarsi una qualche interpretazione potrebbe equivalere a fare un buco nell’acqua.
Una donna molto alta in tailleur scuro, parrucca nera e trucco pesante, si incammina a passo svelto determinata a raggiungere una meta prestabilita e nel tragitto incontra versioni di sé via via di taglia più bassa, magari non proprio uguali nei tratti somatici, ma molto simili nell’atteggiamento, nello scambiarsi un segnale comune di riconoscimento (un singolare e simpatico ancheggiare) e in un aperto-contagioso sorriso a cui sopraggiunge un’espressione più intensa e ancora più determinata.
Ecco, col moltiplicarsi per sette volte dello stesso cerimoniale, il gruppetto di donne pressappoco uguali ma dall’altezza “a scalare” sembra ricostituito, pronto per abbandonare vestiti, scarpe e borsette e tuffarsi nelle acque di un villaggio balneare inglese.
Musicalmente parlando, si sarà formata l’armonia di un’ottava perfetta?
Sullo sfondo di un’atmosfera dal retrogusto vintage avvalorato dall’uso del b/n, si rievocano rimandi al filone sci-fi degli anni ’60, come il classico “L’invasione degli ultracorpi” (con tutto il bagaglio metaforico sull’uguaglianza comportamentale quasi impersonale dei protagonisti) o “Il villaggio dei dannati” di Rilla (la capacità di riconoscersi a distanza da segnali non verbali e comunicare telapaticamente).
Resta il fatto che al di là di queste ipotetiche citazioni cinematografiche, l’unica soluzione che rimane è abbandonarsi alla “logica” di un qualcosa di simbolico (che vale per tutti e per qualsiasi comunità) che unisce questo ottetto di donne nella ricerca di un comune codice di appartenenza.
WARPAINT. JIM HOSKING. 2022.