LO SGUARDO OLTRE IL MARE.
Il duo francese The Blaze, al secolo Guillaume e Jonathan Alric, produttori di musica e registi delle proprie clip, ha la caratteristica di coniugare techno/house con immagini e storie che ci catapultano in territori che si affacciano sul Mediterraneo, raccontando di comunità, di stretti vicoli nelle medine, di legami forti, amicizie, famiglie, ma anche di aspirazioni ed evasioni.
Nel caso di Dreamer, i due cugini Alric si spostano in Senegal, per dirigere un video magari non facile da interpretare e che si tiene lontano da considerazioni politiche, riprendendo scene cariche di energia positiva in un villaggio della costa, dove la comunità si raccoglie attorno alla prestante figura di una sorta di leader (l’attore Birane Ba) che a un certo punto mima anche le parti cantate del singolo uscito nel 2022.
La clip si apre con un’immagine forte, un traliccio di metallo o meglio una torre Eiffel in miniatura ripresa dal basso, su cui è aggrappato un gruppetto di ragazzi con lo sguardo oltre la linea dell’orizzonte, un forte desiderio di una nuova dimensione, di una nuova vita al di là del mare, forse?
Subito dopo sulla grande spiaggia, i movimenti preparatori di una danza collettiva catturati da un drone rivelano l’affiatamento di un gruppo coeso e determinato, in cui si distingue la carismatica presenza del protagonista, una figura di riferimento per la comunità, che poi sarà ripreso in altri momenti del quotidiano, col figlioletto di fronte al mare o in intimità con la sua donna, e in una sorta di rustico studio di registrazione dai colori accesi interpretare con contagioso entusiasmo il sound di Dreamer, che culmina in una festa in un resort turistico gremito di gente spensierata, tra danze liberatorie, narghilè e salti in piscina.
Nel finale, l’immagine del bambino seduto in solitudine su un muretto di fronte all’oceano sembra anch’egli sognare e condividere le utopie e i racconti di un altro mondo possibile, un mix di tradizioni, slanci, speranze e sete di esplorazione.
THE BLAZE. 2022.
