DISCO-MODULI.
Curioso mix di culture per questa band losangelina, che già nel nome coniuga slang e mondo del fumetto, mettendo subito in chiaro provenienza messicana e contaminazioni da oltre confine (o meglio oltre il muro della vergogna) dal funk, alla psichedelia, al soul e il rock.
Il loro trascinante brano vagamente 70’s con quel ritornello dal piglio soul ad effetto, di certo rimane subito impresso nella mente, ma ciò che è più sfuggevole è il senso della narrazione realizzata dal visionario Ericsson, colma di stop&go situazionisti che dominano la clip, tra sequenze e quadretti apparentemente isolati, una sorta di corto circuito visivo su cui aleggia lo spirito irriverente del regista.
Come in altri casi analoghi, anche per questo video girato presumibilmente a Los Angeles, il regista si diverte a tingere di grottesco e con uno stile arty e un po’ provocatorio le azioni più ordinarie, a volte in modo più che evidente, in altre più sottinteso, come ad esempio, il ragazzo in carne benvestito e imparruccato, che balzellando sempre sullo stesso punto innaffia un quadrato di prato sintetico, o la signora stracolma di voluminosi pacchi che le impediscono di entrare in casa, o ancora quei parallelepipedi anonimi (che sembrerebbero toilette pubbliche o cabine telefoniche) ma in realtà sono spicchi di discoteca con tanto di luci colorate, strobo ecc in cui entrare furtivamente e abbandonarsi in una danza isolata e protetta, un riappropriarsi di sé lontano da una quotidianità distonica e dal sole accecante.
CHICANO BATMAN. ANDERS ERICSSON. 2021.