COMPAGNE DI UNA NOTTE.
Un loop di batteria ridotta all’essenziale è la base di un blues fumoso e ossessivo, su cui scorrono le parole distanti e riverberate del musicista canadese di origini taiwanesi Alex Zhang Hungtai, “Dirty Beaches” che ha fatto dell’arte del sampling la sua cifra stilistica, sporcando e graffiando le sue canzoni con sonorità decisamente lo-fi con forti richiami al blues scarno delle origini ma puntando anche ad un appeal da crooner vissuto e ad un sound più sguaiato alla Birthday Party o Jesus and Mary Chain.
Hungtai è stato attore protagonista del film drammatico “August at Akiko’s” di cui ha anche curato la colonna sonora e in questo video diretto da Michael Lawrence, interpreta un personaggio al limite (che sembra uscito da un romanzo di James Ellroy) colto in solitaria tra i bagliori dei neon notturni, spinto senza meta in un barcollare alcolico da un locale all’altro, dove di tanto in tanto si intravedono dolci compagnie momentanee in aderenti lamé tutti glitter e lustrini.
Un catatonico on the road alla guida di una vecchia e polverosa Pontiac, avvolto da un ralenti quasi ipnotico e dal sapore noir, che sa di viaggio al limite della perdizione per un uomo che si porta dietro ferite e disagi, all’inquieta ricerca di calore umano, senza un attimo di tregua se non per accendersi una sigaretta dopo l’altra, o per svuotare la bottiglia di whisky sorso dopo sorso cercando di restare vigile e non essere preda del torpore notturno.
I continui flash accecanti coi riverberi multicolori, si sovrappongono fino a stordire, in un montaggio frammentato e febbrile che restituisce senza mezze misure la visionarietà del cinema di Wong Kar-Wai.
DIRTY BEACHES. MICHAEL LAWRENCE. 2013.