RIDICULED.
Joe Evans, la voce androgina della band di Manchester, si presenta per il video del brano “Kaya” dipinto di bianco dalla testa ai piedi, per dar sfogo ad una pantomima artistica con chiari riferimenti all’action painting alternata ad inserti visivi che si ispirano alla nuova pittura su Ipad di David Hockney.
Si avverte la sensazione di un’atmosfera da happening liberatorio, dove il protagonista che interpreta una sorta di tela vivente, in modo fluido si avventura in un giardino, guarda in camera tra il circospetto e il vanitoso, improvvisando lente evoluzioni fisiche e virtuosismi debitori della gestualità della danza Butoh giapponese, per poi insediarsi furtivamente tra le mura di una villa invitandoci col solo sguardo a seguirlo fino a raggiungerlo all’interno, nell’atelier di un artista.
Finalmente il mimo color latte è immobile, in una posa che allude all’iconografia greca, ma non è lì per essere ritratto, bensì per essere oggetto di un’action painting e farsi schizzare di vernice colorata dall’artista pop Joel Burden, il quale, da un inizio timido con dripping mirati, passa poi a prenderci gusto lanciandogli addosso litri di vernice che finiscono per colorare quasi integralmente il corpo del cantante.
Dopo il “trattamento” evidentemente non tanto ben gradito, il ragazzo gocciolante colore e dall’aria confusa prosegue traballante la sua visita nell’edificio, imbattendosi in altri personaggi che a vario titolo son passati per la stessa esperienza, forse riuniti lì per impersonare qualche comparsata di intrattenimento circense o chissà cosa…
Quest’incontro casuale non sarà per niente favorevole (quando si dice piove sempre sul bagnato) perché quella “tela bianca”, metafora di purezza di intenti(?) sarà strattonata, imbrattata e sporcata ancor di più proprio da queste imprevedibili figure che sembrano anch’esse conniventi con l’artista, per allontanare, cacciar via l’intruso percepito come uno sgradito ficcanaso.
E così sul finire del video, il bistrattato protagonista si aggira confuso per i vicoli del quartiere, non più con la leggerezza e il candore d’animo dell’inizio, ma turbato e a disagio come fosse ormai ridotto a un panno lercio e strapazzato, di quelli che si usano per asciugare e pulire i pennelli.
W. H. LUNG. CRAIG MCLAUGHLIN & JOSEPH EVANS. 2022.