A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA.
Il contagioso synthpop di Peter, Bjorn and John di questo singolo composto nel 2009, ruota e si chiude attorno ad un triste ritornello quasi sicuramente per celebrare un’icona del pop scomparsa proprio in quello stesso anno. E se magari non è vero, per lo meno la clip dei fratelli Nilsson così fa intendere e sarebbe veramente auspicabile che non si trattasse di casualità.
Un ragazzo dai tratti vagamente orientali si allena senza sosta nel suo appartamento in una danza quasi maniacale, per perfezionare al massimo ogni minima gestualità ereditata da Michael Jackson, provando fino allo sfinimento ad emularne non solo la tecnica espressiva ma persino la personalità, mista di grinta e delicatezza, del re del pop.
Costantemente al fianco del performer, la figura iper protettiva di un amico-coach dal fisico tutt’altro che atletico, che pensa ai pasti, alle location dove esercitarsi e a impartirgli tutti i consigli tecnici e non, per rimanere concentrato e sempre “sul pezzo”, in pratica una specie di tutor “ombra” la cui silenziosa dedizione è ripagata dall’entusiasmante risultato di questo “Jacko” in progress.
Persino un campo da golf notturno si presta agli allenamenti del giovane ballerino, per poter limare alcuni passi del celebre video “Thriller”, integrandolo con nuovi passi e gesti carichi di una nuova energia, tra la fredda illuminazione dei fari e la sferzata pseudo-festosa di luce dei bengala accesi dal fedele compagno per ravvivare l’atmosfera con un tono di goliardia estemporanea.
Nella clip, ogni dettaglio, ogni sfumatura e ogni gesto iconico riporta alla mente la vitalità della popstar afroamericana, e nel finale, come un mantra il ritornello “History is done and everything is gone” ridefinisce il tributo sulla scia di un mood nostalgico che accompagna l’auto dei due amici che procede nella notte “fiammeggiando” dai finestrini.
PETER, BJORN AND JOHN. ANDREAS AND FILIP NILSSON. 2009.
