WE WANT YOUR SOUL / ADAM FREELAND (HAPPY FILMS)

VIDEO ARK ||| Recensioni Video Musicali

CONSUMATI DAL CONSUMISMO.

Un superstite, un uomo perso, un neo primitivo semplice e incontaminato o forse un immigrato favorito dalla sorte arrivato vivo con barconi fatiscenti e speranze di vita, naufraga sulle rive di un ricco, grande paese.

Perso e derelitto, semplice con bisogni semplici: sopravvivere.

Ma poi, in una cascata di accadimenti, in un susseguirsi di attimi trasformativi diventa un nuovo tipo di derelitto. Naufraga in un nuovo mare fatto di prodotti e commercio e piaceri immediati come cibi spazzatura, vestirsi alla moda, fare la cosa giusta, omologarsi alle usanze, alle discipline, alle tradizioni, perché essere diversi è difficile e pericoloso, ma anche molto scomodo.

Beve, mangia, si veste e vive come un oriundo. Lui che veniva chissà da dove e chissà perché ora si trova ad interpretare il ruolo del contenitore di cose da consumare.

We Want Your Soul è una di quelle canzoni che fa le liste. Facile ed orecchiabile, canta una miriade di cose giustapposte che seguono il ritmo. Snocciolando come in un rosario, immagini e parole, citano tutto quello che sembra servire ed essere essenziale all’uomo moderno. In un mondo supermercato la lista delle cose da avere scandiscono vita e giornata: pastine per la colazione, bibite energetiche per affrontare gli impegni, zuccheri e carne a profusione ma anche la maglietta giusta, la macchina perfetta, lo sport migliore, combattere per il proprio (?) paese, la bionda per essere un uomo perfetto e avere la vita perfetta: vogliamo la tua anima! Non ci basta la tua attenzione. Non ci basta che compri i nostri prodotti. Devi essere nostro. Devi appartenerci. Se il negozietto sotto casa ti deve fidelizzare, le multinazionali, in proporzione, dovranno succhiarti il cervello con una cannuccia per sostituirtelo con uno nuovo e che risponda immediatamente ai loro comandi.

Il video è molto divertente. È incalzante e assurdo e la storia si sviluppa in un modo compresso che fa di tre minuti tutta la vita di una persona appena sbarcata in questa città dei consumatori.

Ma la cosa che mi diverte di più è che questo susseguirsi di prodotti commerciali ha un attento trattamento e ogni marca, ogni nome, ogni grafica vengono coperti da quei quadratini che sfocano le parti sensibili dei video trasformando questo video clip in uno straordinario anti spot. Spesso siamo ignari di quanto le immagini che subiamo siano sovraccariche di pubblicità occulte e noi assuefatti, assomigliando sempre più ai personaggi delle pubblicità delle marche che vediamo, gli abbiamo regalato l’anima.

ADAM FREELAND. HAPPY FILMS. 2009

author
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
0
Would love your thoughts, please comment.x