FRIABILITÀ PSICOTICA.
Un ménage solo all’apparenza tranquillo che in realtà nasconde una convivenza forzata tra due ragazze in un piccolo appartamento; nei soli pochi minuti del video non è dato sapere il pregresso dei contrasti o malintesi, ma solo le conseguenze, dove ogni spazio viene reciprocamente conteso fino a generare un clima di malumore e tensione……che sfocerà nel dramma.
La clip della regista Ophélie Thiebault gioca sulle dinamiche di “assestamento” tra due caratteri antitetici, quello di una ragazza metodica e abitudinaria e quello di una disturbatrice seriale che ad ogni gesto tende a oltrepassare il limite della pazienza.
Sin dai primi istanti si percepisce un’atmosfera di labile angoscia viziata da un rapporto impossibile, fatto di sguardi torvi e ripicche infantili, dove persino le briciole di una fetta biscottata fatte cadere apposta sul pavimento saranno un ulteriore motivo di nervosismi e tensioni.
Una lenta e ovattata spirale di azioni e reazioni, provocazioni e subdole vendette (consumata al ritmo di un synthpop del duo canadese Beige à coeur) che poggia sull’esile filo dell’umiliazione e della sopportazione, nell’ambiente claustrofobico della routine domestica (non di rado teatro di disagi e perfino di drammi) nel clima paradossale costituito dalla friabilità di migliaia di fette biscottate disposte per terra in perfetto ordine, leggere mattonelle, scientemente rovinate dallo sgocciolio dell’accappatoio dopo un bagno in vasca, ovvero l’ennesima provocazione che farà scattare tra le due coinquiline una violenza inaudita, un pestaggio folle e sanguinario, per chiudere definitivamente una situazione insopportabile.
E quelle stesse friabili fette, cariche di una metafora suggestiva anche se non chiara, o almeno quelle che si sono salvate dalla lotta mortale occulteranno il corpo della ragazza indisponente, massacrata dai pugni e abbandonata senza vita in una vasca da bagno.
Meglio andarsene e fuggire.
BEIGE À COEUR. OPHÉLIE THIEBAULT. 2019.
