UN TURBINIO DI LUCI.
Hidden Orchestra è il progetto del polistrumentista Joe Acheson, compositore scozzese che riesce a ricreare un paesaggio sonoro particolare, a metà tra il jazz, il trip-hop e la classica contemporanea, fatto di strumenti acustici canonici e non, con in più incursioni elettroniche che si coniugano con raffinatezza ad una vasta gamma di field recordings catturati nella natura, come questo brano dalle atmosfere cinematografiche dimostra ampiamente.
La clip del collettivo Limbic che accompagna “Still”, rimane fedele all’imprinting sonoro, amplificando (ma senza didascalismi) le suggestive armonie e anche le parti più tese del brano, con uno stile sobrio di light design fatto di brevissimi frammenti di luce che si impongono sulla notte.
La natura viene catturata dall’alto con una tecnica a volo d’uccello, tra boschi, radure e rocce che si stagliano nettamente dall’ombra circostante alla quale fa eco l’energia di un bagliore fulmineo, o un’improvvisa sequenza di luci al led che come un corteo di spermatozoi si inseguono perdendosi poi nel buio simbolico delle caverne.
Le carrellate avanzano o indietreggiano seguendo i picchi sonori e le regressioni del brano, concentrandosi poi su un cerchio luminoso piantato sul terreno, una presenza metafisica posizionata al centro dell’immagine, come una lente o un’iride, una cruna o un passaggio obbligato, in cui si compenetrano altri paesaggi solitari e senza tempo.
Nell’ultimo capitolo, in un’atmosfera da “natura alle prime luci dell’alba”, l’inquadratura ruota attorno a un’efflorescenza che si sfalda ad ogni successivo passaggio, liberando frammenti di luce che si sparpagliano in un turbinio di pollini vaganti nell’aria, fino a comporre un quadro opaco e indefinito prima di dissolversi completamente nel buio.
HIDDEN ORCHESTRA. LIMBIC CINEMA. 2017.
