DANZARE INSIEME ALLE VECCHIE GLORIE.
Tim Rutili e i suoi Califone, band folk sperimentale di Chicago attiva dal 1997, realizza questo video insieme alla collega musicista/artista Rachel Blumberg e ci ospita in un mondo meraviglioso contaminato da immagini e spezzoni di film vintage, un bel biglietto da visita per appassionati di cinema e psichedelia, reso esplicito sin dall’incipit da un occhione sci-fi che giganteggia sullo schermo verso il quale si affollano miriadi di “fotoni”, il contenuto sparso nella memoria visiva fragile e potente allo stesso tempo.
Il sound di “Ox-eye” dal fascino rétro e la voce struggente dello stesso Rutili, fanno da giusta eco a un campionario fuggevole e convulso di icone del cinema, della tv, dell’arte e dell’illustrazione che si alternano nel montaggio fluido e immediato della clip, a spezzoni di pellicole sgranate e polverose, come uscite alla rinfusa da un vecchio baule ritrovato in soffitta, e ricomposte seguendo il filo della musica che contribuisce a conferire all’insieme il fascino nostalgico del tempo che fu.
Soltanto nella parte conclusiva del testo, i Califone chiariscono il senso cinematografico di riferimento, facendo cenno “all’occhio di bue che dà risalto ad un regista ben preciso”.
“Sunday, Sunday, found my heart, found my heart (Béla Tarr, in an ox eye, time stops)
Flesh and fell, in an ox eye
When you hold me, the reflection burns, Béla Tarr
In an ox eye, time stops”
(Sarà forse un enigmatico tributo allo stile radicale dell’outsider regista ungherese)?
Vecchi noir, nouvelle vague, film muti e d’avventura (ardua impresa mnemonica per cinefili accaniti) si mescolano garbatamente senza eccessivi ritocchi in post-produzione, sovrapponendosi a volte su uno sfondo onirico e naif impreziositi ironicamente da un intervento di lip sync sui vari personaggi che compaiono fugacemente sullo schermo (siano essi attori, pupazzi o addirittura ritratti presi dal mondo dell’arte) che Rutili fa “cantare”, naturalmente, a loro insaputa!
CALIFONE. BLUMBERG/RUTILI. 2023.
che bel brano e che impresa individuare da dove provengono gli spezzoni del video
Grazie Daniela, confidavo sulla tua invidiabile memoria da cinefila!! Almeno qualche titolo….
Ho individuato solo questi in mezzo agli altri spezzoni:
– Van Heflin e Lizabeth Scott ne Lo strano amore di Marta Ivers, regia di Lewis Milestone; – Jean Gabin e Simon Simone ne L’Angelo del male, regia di Jean Renoir;
– Jack Cassidy in un frammento che potrebbe appartenere ad un episodio di Colombo (è stato l’assassino in quattro occasioni), ma è troppo breve per contestualizzarlo
– l’uomo con l’ombrello è Lawrence Tierney in Perfido inganno diretto da Robert Wise;
– Victoria Show e James Shigeta nel Kimono scarlatto di Samiel Fuller.
Wooow Daniela! Sono senza parole! Davvero complimenti!!! Ora l’articolo è più completo. Grazie davvero.