SECOND LIVES / VITALIC (JULIEN HENRY)

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CESSO E SUCCESSO.

Tre minuti, un ritmo incalzante, tantissima umanità che viene raccontata e soprattutto comportamenti nascosti spiati da un occhio indiscreto.

Mi chiedo spesso se “cesso” e “successo” hanno una qualche radice comune. L’assonanza è troppo forte per non farci credere che etimo e semantica non c’entrino assolutamente niente. Se ci fosse un messaggio? Se nella somiglianza di quelle due parole che teniamo ben separate ci fosse un segnale? E se il successo non fosse altro che un su-cesso? Cioè se il raggiungimento massimo della vita, se il traguardo finale non fosse altro che stare sul cesso come il re sul trono? Speriamo che questo che è solo un gioco di parole non abbia alcun significato recondito e profondo, anche se questo video ci potrebbe mettere dei dubbi in merito…

In bagno si fanno tante cose, di sicuro molte di più di quelle che ammettiamo e sempre con la stessa certezza possiamo dire che son quelle che difficilmente raccontiamo. Ci sono quelle normali o funzionali, vanno fatte abbassandosi le mutande e muovendosi con una certa cura per non sporcare e sporcarsi e ci sono quelle speciale che anche quelle vanno fatte abbassandosi le mutande ma sono alla ricerca di una soddisfazione più intima e sensuale. Sembrerebbe che le cose da fare in un gabinetto siano state elencate tutte ma in verità, come sappiamo tutti, ce ne sono molte altre. Specie quando siamo in pubblico ­ in ufficio, a scuola, a lavoro in genere ­ il gabinetto diventa rifugio e riparo da occhi giudicatori. Il gabinetto diventa il luogo dove rifarsi il trucco prima dell’incontro importante, dove recuperare forze, dove fare prove di fascino o darsi energia con le strategie o i gesti scaramantici che solo noi conosciamo di noi stessi. A chi non è capitato di rifugiarsi in bagno, pausa sicuramente concessaci anche dal più duro degli interlocutori, per farsi forza o concentrarsi prima della prova e fare tutti quei gesti idioti ma assolutamente fondamentali per la buona riuscita di ciò che stiamo per fare? Certo le cose cambiano da persona a persona: c’è chi prega o si fa forza saltellando sul posto e c’è chi pippa coca a volontà ma il gabinetto diventa una sorta di nascondiglio interiore…

Succede qualcosa di terribile in ufficio, l’hai fatta grossa, il capo ti ha strigliato ben bene o semplicemente hai fatto quella figuraccia di cacca (per rimanere in tema) e dove puoi andare per sfogare le tue lacrime o i tuoi gesti isterici senza peggiorare le cose? In gabinetto.

Raccontato così, il gabinetto, appare più come un luogo sensibile dove ritrovarsi, dove comprendersi e consolarsi. Ecco, visto così il gabinetto diventa terapia, trattamento medico, quello stabilizzatore dell’umore che tante volte ci ha impedito di gettarci con rabbia dalla finestra o di sfasciare tutto urlando contro superiori e colleghi.

Il gabinetto come luogo dell’anima.

Il video dei Vitalic, Second Lives, scritto e diretto da Julien Henry, ci racconta quest’umanità, racconta noi nel nostro intimo nascosto e lo fa con una carrellata serrata e sintetica di azioni segrete e comportamenti stravaganti rubati da un occhio spione terrore dei più paranoici quando frequentano luoghi pubblici. Il video è molto divertente perché ci ritroviamo tutto quello che abbiamo fatto (più o meno) in un bagno pubblico ed è interessante che con ironia e ritmo ci venga resa un’informazione quasi antropologica o comportamentale.

Ammettiamolo via, nell’intimo siamo ridicoli, ma attenzione a quel che facciamo che poi alla fine c’è qualcuno che deve ripulire tutto…

VITALIC. JULIEN HENRY. 2010.

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