GAME FACE ON / HEAVY BAILE & MAGUGU (PREMIER KING)

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SE GLI SGUARDI POTESSERO UCCIDERE…

Chi ricorda il capolavoro City of God di Fernando Meirelles e Kátia Lund ne ritroverà più di un aspetto nel video che Premier King ha diretto per il collettivo Heavy Baile, in collaborazione col rapper nigeriano Magugu, non solo per l’ambientazione brasiliana e per l’accento tematico posto sulla società “da strada” della nazione, ma anche per la dinamicità espressiva e di montaggio che ne caratterizza l’esecuzione.

Nel breve clip seguiamo la frenetica corsa contro il tempo di un ragazzo povero attraverso gli affollati viottoli di un quartiere popolare di Rio: esattamente alle tre e mezza del pomeriggio, il giovane si affretta a uscire di casa per partecipare a una lezione di danza organizzata dagli Heavy Baile alle quattro in punto. Lo zaino in spalla, un rapido saluto a mamma e papà, sobriamente seduti a tavola davanti al piccolo schermo di un vecchio televisore, e poi via per la sua strada.

La musica e soprattutto il ballo devono rappresentare per il nostro amico, interpretato dallo scattante André Oliveira di Olaria, ben più che un semplice passatempo: ce ne accorgiamo dalla scioltezza e dall’entusiasmo con cui scandisce il proprio tragitto a suon di saltelli ed estemporanei movimenti di piedi e braccia, trasformando il proprio cammino in una vera e propria esibizione di danza “Passinho”.

Il ballo è quindi libertà, evasione dalle ristrettezze del quotidiano, manifestazione fisica e spontanea di una cultura che trova nella genuinità di quelle movenze l’unità, la dignità, ma anche un riconoscimento artistico davanti al mondo intero. Non sorprende, dunque, che i paesani assistano allo show con un labile ma sincero sorriso.

Purtroppo non tutti i presenti sembrano vedere di buon occhio il bravo Oliveira: forse indispettiti dalla sua esuberanza, o forse semplicemente mossi da un vago gusto sadico che la noia tende ad acuire, due poliziotti si accordano per far passare al giovanotto qualche guaio.

Uno degli agenti, omaccione ben piazzato e dai modi rudi, ferma André e lo costringe a consegnargli lo zaino, per poi svuotarlo sgarbatamente di fronte al ragazzo, arrivando persino a tirargli addosso il contenuto. Il tutto sembra escogitato al fine di accendere la miccia di uno scontro fisico in cui è scontato chi avrà la meglio.

Disgustati e indignati da questo vergognoso spettacolo, alcuni coetanei del ballerino – uno dei quali, a sorpresa, indossa una maglia della nostrana Inter! – registrano l’accaduto coi loro cellulari, magari nella speranza che, diffondendolo in rete, giunga all’attenzione di chi possa davvero cambiare le cose.

Ma André Oliveira non è un tipo che si lascia sottomettere così facilmente: dalla sua famiglia ha ereditato la forza della determinazione, la tenacia di combattere per ciò in cui crede e di non lasciarsi piegare dalle folate dell’ingiustizia. Glielo si può leggere negli occhi, letteralmente: le sclere e le iridi gli si illuminano all’improvviso di un giallo splendente, in sequenze che riportano alla memoria i bambini extraterrestri di John Carpenter in Villaggio dei dannati.

Basta tale visione per terrorizzare il “bad cop” di turno, che come ogni bullo codardo che si rispetti si affretta a tagliare la corda, avvertendo il suo collega di quella diabolica minaccia.

Nello sguardo di André brucia tutta la rabbia degli oppressi, una brama di rivalsa contro le prepotenze della società, un senso di orgoglio identitario e di granitica fierezza, in difesa di una passione e di un Io che non intende sottostare alle iniquità.

Un sentimento che, scopriremo poco più avanti, è condiviso anche dai suoi compagni. Correndo a perdifiato, il nostro riesce ad arrivare in orario alla lezione di danza, e subito si unisce alla sgambettante banda. Non passerà molto tempo prima che il collega del despota in divisa si faccia vivo, intenzionato a vederci chiaro su quella strana storia. Occhi luminescenti? Ma scherziamo? Quella marmaglia di poveracci scappati di casa…!

Lo attenderà una bella sorpresa, non appena sporgerà la testa quel tanto che basta per scorgere gli sguardi furenti, fermi e penetranti dei giovani ballerini! Un altro nemico in fuga, un’altra vittoria, e l’anima vibrante del Passinho che ribolle nei nudi piedi dei giovani danzatori.

Mostri, sì, ma di bravura…

HEAVY BAILE & MAGUGU. PREMIER KING. 2021.

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