PEACEBONE / ANIMAL COLLECTIVE (TIMOTHY SACCENTI)

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HO SPOSATO UN MOSTRO VENUTO DALLO SPAZIO.

L’introduzione lascia pochi dubbi circa i toni allucinati del video, tra frenetici stacchi di montaggio e dissonanti tempeste di note elettroniche: quello che Timothy Saccenti ha in serbo per il pubblico è un breve, irresistibile trip nei meandri della follia dissacratoria, della tenerezza grottesca, dei meravigliosi paradossi della natura umana.

L’estro visivo del regista trova nel sound degli Animal Collective, beffardi menestrelli dell’era elettronica, un’ossatura inscalfibile, in perfetta sintonia coi toni spassosamente weird delle immagini.

Se occorresse scegliere un aforisma didascalico come preambolo narrativo, non stonerebbe una nota citazione di Victor Hugo: “La suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è, o meglio, essere amati a dispetto di quello che si è”.

Giustappunto all’idea di amore cieco salta la mente dello spettatore osservando i due bizzarri – tanto per usare un eufemismo – protagonisti del clip.

Facciamo prima la conoscenza di lui, un tipo in tuta da lavoro col capo coperto da un ridicolo mascherone barbuto, degno di un carro allegorico. Impossibile indovinare che ci faccia un tizio così conciato in un’area rurale pressoché deserta! Lo vediamo intrufolarsi all’interno di un fienile, dove, certo di trovarsi lontano da occhi indiscreti, si sfila l’ingombrante travestimento.

Noi tutti – nessuno escluso – siamo costretti ogni giorno a nasconderci dietro maschere più o meno deformanti, per sentirci parte della società, per essere accettati dal mondo mostrando ciò che il mondo si aspetta da noi. E una volta da soli, nella calda sicurezza della nostra intimità, possiamo finalmente disfarci di qualsiasi snaturante costume, accantonarlo come un paio di scarpe scomode per riprendere aria!

E non è forse il sogno di chiunque, quello di trovare un partner cui potersi mostrare senza censure, con cui ci si senta completamente a proprio agio, che accetti e ami qualunque cosa si celi sotto le ipocrite apparenze dettate dalla convenzionalità?

La famosa “anima gemella”, insomma… Ebbene, anche il suddetto lui sta per trovare la sua.

Un’auto sportiva rosso fiammante irrompe all’improvviso nella fattoria: c’è una ragazza alla guida, che svelta fa salire a bordo il nostro amico, trascinandolo in una pazza corsa romantica per quelle sgombre strade di campagna. Nessuna maschera, nessuna finzione: liberi entrambi di essere se stessi e di comportarsi come tali. E fu così che lui incontrò lei, lei incontrò lui, e sbocciò il Sentimento, quello con la S maiuscola.

Un classico. Praticamente un cliché.

Peccato che lui sia in realtà una sorta di alieno dalle fattezze xenomorfiche, con tentacoli secernenti muco al posto delle braccia e una dentatura che sarà piaciuta all’Andy Muschietti dei due film di It!

Non che lei sia una persona tanto più ordinaria: passino pure il trucco pesante sul viso e l’appariscente dentatura munita di apparecchio, ma vogliamo parlare di quella sorta di embrione extraterrestre che, cantando, le sbuca dalla gola? Quasi a richiamare la scena di Balle spaziali in cui John Hurt ridicolizza la sua stessa dipartita nell’Alien di Ridley Scott!

Come si suol dire, le due metà della mela si sono ricongiunte.

La bella coppia trascorre insieme momenti dolcissimi, dai picnic sui prati, spilluzzicando fragole e giocando con la panna montata, fino a una goliardica uscita serale al luna park.

E al diavolo le maschere! Quando questi due sono insieme, la paura del giudizio altrui è definitivamente soppressa: scherzano e ridono in faccia al mondo, infischiandosene di quella meschina e noiosa umanità che per troppo tempo li ha obbligati a restare nell’ombra.

Infine, la loro sete di rivalsa contro le buone norme sociali ha la meglio: nell’ultima tranche del video la vicenda prende una svolta un tantino… vandalistica! Dopo aver distrutto a mazzate qualche cassetta della posta e aver avvolto graziose villette nella carta igienica, i due amanti attirano le indesiderate attenzioni della polizia.

Come gli strambi eredi di Bonnie e Clyde, i nostri fuggono nel bosco, fino a raggiungere una specie di portale luminoso, forse la via di accesso a un’altra dimensione, dove poter vivere in pace e in libertà, una volta per tutte.

La mano di lei stringe il tentacolo di lui, mentre un cuore carnoso appare sullo sfondo dell’inquadratura, incorniciando per sempre la loro magica unione… e materializzando il perfetto video-biglietto di San Valentino per qualunque fan di H. R. Giger!

ANIMAL COLLECTIVE. TIMOTHY SACCENTI. 2007.

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