S.N.A.F.U.
Insomma uno si sveglia di buon mattino, va dal parrucchiere, si fa prestare il vestito buono da un parente perchè TeleQuartiere ti da la possibilità di cantare (in playback) la tua canzone.
Non sei uno famoso, e non sei nemmeno una giovane promessa, ma quale migliore occasione per portare a casa qualche dollaro e magari mettersi in riga con l’affitto?
Questo l’antefatto del video dei Protomartyr (band di revival post punk di Detroit) diretto da David Allen e Nathan Faustyn (quest’ultimo con un curriculum da professionista).
Lo studio è quello che è, solita scenografia da televisione locale nel garage di papà.
Lo show è quello che un tempo si chiamava “Varietà”, cinque minuti di gloria per tutti, ricchi premi e cotillons.
S.N.A.F.U. è un’acronimo, statunitense, vuol dire una cosa semplice che si trasforma in catastrofe (situation normal all fucked up).
Il pupazzo del ventriloquo vuole le banane di uno del pubblico (magari in attesa di fare il suo numero nel quale le mangerà senza sbucciarle?), il tizio è nervosetto, ed è presto rissa con il pupazzo (non con il ventriloquo che non c’entra nulla o forse si).
Tu imperterrito continui la tua canzone anche quando irrompono una ballerina fuori tempo (la figlia del vicino di casa) che ha due amici che vanno all’Accademia di Belle Arti, uno fa il giocoliere l’altro non sa che fare e tira uno yo-yo, rigorosamente fuori tempo.
Quel che può degenare degenera, i vicini chiamano la polizia.
Tu finisci il pezzo, incassi i tuoi venti dollari e te ne torni a casa.
Un ordinario pomeriggio in una periferia di Detroit.
PROTOMARTYR.ALLEN&FAUSTYN. 2020.