MY LOVE MINE ALL MINE / MITSKI (AG ROJAS)

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EQUILIBRIO FRAGILE COME UN UOVO.

Ho avuto modo di conoscere Mitski queste sere alla radio (BBC). A notte fonda l’ho ascoltata per una settimana e ho cercato di capire le sue riflessioni col disorganizzato inglese che ho.

Mitski parla e mette musica. Le sue scelte musicali notevoli e raffinate. I suoi discorsi a volte sentimentali, personali e profondi. Allora sono andato a cercarmi il testo di My Love Mine All Mine, suo estratto del momento, una piacevole canzone. Testo interessante: canta del suo viaggio di recupero dell’amore per se stessa. Dice di come l’amore, il suo amore, sia l’unica cosa che le appartiene, non ha altro, solo il suo amore. Mitski vorrebbe che il suo cuore, il suo amore, vengano spediti sulla luna quando morirà e qui sulla Terra di lei non resterà più niente di suo.

Per deformazione personale, appena indagato il brano vado a cercarmi il video con la domanda in testa di come si possa tradurre una sensazione così delicata e intima in immagine senza fare retorica o gravare con troppo accoramento e scopro che il video, invece di pasticciare sentimenti, aggiunge e amplifica l’emozione.

Il video mostra quel limite che qui a Video Ark apprezziamo e sottolineammo spesso e cioè quell’affascinante passaggio da semplice e commerciale video clip musicale a cortometraggio. Un cortometraggio tra l’altro con tendenze di performance danzata e di fascino da arti visive.

Mentre la musica scorre lenta e suadente, belle immagini, bella fotografia e ambiente, si vede una Mitski che con sforzo e impegno entra e posiziona una sedia. È la sua sedia. Le è utile ma una non basta. Ne sceglie un’altra e la incastra sopra a aumentare l’altezza e ne aggiungerà una ancora e ancora e ancora sedie. Creerà una colonna da scalare per arrivare un po’ più in alto, un po’ più su, come in un gioco di difficile equilibrio, come in una sperimentazione puerile di una bimba che pensa che montare sulla sedia basti ad essere più grande, ad essere più forte e avere più possibilità.

Una colonna di sedie in mezzo ad una stanza. Come un’installazione artistica alla ricerca di esprimere equilibrio e instabilità, radice e volatilità: esserci e non esserci.

Lei scala quella colonna, quella babele di sedie per arrivare in cima e avere una visione migliore della luna. Così in alto, forse, pensa che avvicinandosi a quella luna otterrà l’amore che desidera, sconfiggerà quella solitudine che sente anche in mezzo alle persone ma tutto quell’equilibrio è tenuto insieme da una cosa fragilissima e impermanente. E lassù in alto finalmente fare la cosa più giusta e naturale che si possa fare dopo essersi arrischiati, dopo essersi spinti con incertezza e precarietà oltre il proprio limite: guarda oltre…

MITSKI. AG ROJAS. 2023.

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