LA VITA È UN’ALTRA COSA.

Ingegnere, poliziotto, maestra, pompiere, astronauta…

Quante volte l’abbiamo sentita questa cantilena di bambini che rispondono alla sciocca domanda degli adulti: cosa vuoi fare da grande?

Questo video sostanzialmente parla di questo o almeno inizia così: un bambino cinese in Cina nei suoi sogni immagina, come tanti altri bambini, di fare l’astronauta e come tanti altri bambini ne fa un disegno che diventa il suo piccolo manifesto di vita.

Let’s Go è il video clip per la traccia estratta dal cd “Pursuit” degli Stuck In the Sound ma in verità sembra più un’animazione, un cartone animato che come colonna sonora usa il brano appena detto. La storia funzionerebbe bene anche da sola. Certo la musica ne dà un ritmo perfetto e certi accadimenti sono sottolineati dall’addolcirsi o dagli impeti della musica ma alla fine, quel che vediamo è un cartone animato, una storia che potrebbe vivere in modo indipendente dalla musica.

I colori sono acidi e intensi. I disegni sono sapienti e nonostante qualche accenno caricaturale, i creatori non si perdono in vezzi o romanticismi alla Disney. Gli scenari e gli oggetti sono perlopiù immagini reali, foto ritagliate, adattate e animate che in parte saranno servite per accorciare i tempi di produzione ma senz’altro rendono molto più interessante il video calandolo in una realtà plausibile per quanto complicata ed eccessiva.

Nella prima parte il personaggio principale, il bambino cinese, dopo aver appeso in camera il suo disegno di bambino fatto di un astronauta da solo sulla luna si blocca al centro della scena e con stacchi temporali cresce. Vediamo la sua evoluzione sofferta e dedita in modo ossessivo al suo obbiettivo. Duro contro qualsiasi possibile distrazione. Studia più di chiunque altro, si impegna più di chiunque altro, soffre ed è più patriotico, più militare, più forte di chiunque altro. Sempre al centro della scena si vede diventare astronauta e finalmente, una volta arrivato a bordo della sua nave spaziale, un razzo imponente, attacca ben in vista il suo disegno a bordo.

La sua espressione fin qui, che inizia col bambino che era e mantiene fino all’astronauta che è diventato ora, è sempre stata dura, severa e insoddisfatta. Anche quando come eroe nazionale fa la parata prima del lancio in mezzo a milioni di cittadini la sua espressione è bloccata in quella maschera di malinconia e incontentabilità che lo accompagnano fin dall’inizio. Il testo della canzone parla proprio della tristezza di qualcuno che non sa gustarsi mai quel che ha perché troppo concentrato nel fare altro…

Il grande missile parte. La più piccola navicella alluna. La telecamera fissata a testimoniare l’atto eroico dell’uomo cinese con bandiera e pianeta terra alle spalle e – LET’S GO – la terra esplode con violenza!

L’astronauta cambia espressione, da insoddisfatto passa alla profonda sorpresa per poi arrivare all’angoscia panica. Immagina tutto quello che ha perso: gloria, ricchezza, soddisfazione: dà di matto.

Qui siamo solo a metà video. C’è un seguito e ci sono dei risvolti sorprendenti.

Mi pare che nel suo piccolo, questo video ci regali una riflessione importante. È quella cosa che conosciamo tutti bene e della quale dovremmo essere spaventati e cioè che dovremmo fare attenzione a non far scorrere la nostra vita mentre siamo troppo occupati o distratti a fare altro…

Devo dire che questo video mi ha molto colpito. La regia, il montaggio serrato e ritmico. I colori molto acidi e un magenta acceso per la pelle dei personaggi cinesi. La cura dei particolari, gli sfondi… mi ha molto colpito e accontentato. Conferma l’andante che qui a Video Ark ripetiamo spesso e cioè che un video clip, che nella teoria dovrebbe accompagnare un brano musicale per esaltarlo e magari farlo vendere di più, può essere un’opera d’arte a sé, un piccolo passaggio di cinematografia sapiente e creativo.

STUCK IN THE SOUND. ALEXIS BEAUMONT & RÉMI GODIN. 2012