LA SABBIA NEGLI OCCHI.
Ho visto un fantasma e quel fantasma ero io.
Fermo come un albero sferzato dalla furia dei venti subisco la frenesia delle azioni umane e divento autistico, che lo sia realmente o meno non è importante, e un muro di occhi mi osservano e mettono a nudo tutta la mia inadeguatezza.
Una una delle cose che colpisce in questo notevole video del regista Paul Thomas Anderson, quello di “The Master” per intenderci, è l’assenza di luce naturale, l’unico momento in cui si palesa è quando Thom Yorke viene ripreso disteso nell’acqua con il riflesso della luna. Per il resto solo fonti di luce artificiale e quello che emana è un senso di totale spaesamento.
L’Occhio guarda e viene guardato, il tempo che passa è come un granello di sabbia che ci sfugge tra le dita e ci vola negli occhi.
L’ambientazione in un classico pub londinese è perfetta per rappresentare, citando Pietro Ingrao, l’alta febbre del fare che si estende dal luogo di lavoro a quello di svago mantenendo le stesse caratteristiche di frenesia, anzi forse accelerandole.
Il finale fa tabula rasa di tutto, resta lo specchio in cui il protagonista vede lo spettacolo di tutte le sue espressioni, pose, contraddizioni e tic nervosi, ed è l’apoteosi dell’anima svuotata, fredda e tetra.
THE SMILE. PAUL THOMAS ANDERSON. 2023.