I MOSTRICIATTOLI PSICHEDELICI DI JAY.
Oggi parliamo di J Mascis, vera e propria icona per il mondo indie-rock a stelle e strisce. Le sue avventure iniziano insieme al chitarrista Lou Barlow nella loro gioventù hardcore, dove suona la batteria dei “Deep Wound”. Nel mondo teenager le cose si muovono veloci e la band durerà giusto un paio d’anni, incidendo un sette pollici, un demo e altro che verrà poi ristampato a postumo sulla scia del successo.
L’anno successivo lo scioglimento della band, J Mascis passa alla chitarra e al canto, Lou Barlow passa al basso e canto e con l’aggiunta di Murph la nuova band ha già pronto il primo disco come “Dinosaur Jr“. I ritmi si fanno più lenti, il suono della chitarra di J è un magma denso di suono, qui sporco o pulito, lì saturo di distorsioni ed effetti.
L’album è così incisivo che il successivo verrà inciso per l’etichetta “SST Records”, che negli ottanta ha documentato prima l’hardcore più innovativo e poi tutti i movimenti cresciuti da quel seme. La voce di J per alcuni non è altro che una copia di Neil Young, ma in realtà c’è molto di più. Quel suo modo di cantare distintivo sembra svogliato, come il cantare di qualcuno appena sveglio che ha ancora sonno, con quel suo tipico gracchiare certe frasi che sa passare a un falsetto leggero. Il disco è così ben voluto che come ospite ai cori c’è niente meno che Lee Ranaldo, chitarrista dei “Sonic Youth”.
Da qui in poi la storia dei “Dinosaur Jr” si farà sempre più incentrata su J, in quanto scrive quasi tutti i pezzi, li canta, li arrangia e qui e là suona anche gli altri strumenti. I suoi assoli si fanno sempre meno caotici e prendono una precisa strada “lento ma violento”, poche note ben scelte e un suono che arriva diretto in faccia. Dall’inizio degli anni ’90 ad oggi il suono di J e dei suoi “Dinosaur Jr” sarà sempre questo, la sua firma, sia con la chitarra sia con la sua voce proprio una questione di stile; o lo ami o lo odi, non ci sono troppe vie di mezzo.
Questo disco da cui è stato estratto questo singolo è registrato da Jay in solitaria per tutti gli strumenti, a parte le tastiere suonate da un ex-membro dei “B-52”, e la necessità di questo disco solitsta e solitario è dovuta proprio al fatto che in quei giorni il mondo stava rinchiuso in lockdown.
Il video è a cura di Geddy Ruxpin della “Stressed Quest”, sito dedito a stampe di stramberie di ogni tipo, dai mostriciattolo pelosi, fino a immagini sci-fi finto antiche. Geddy crea una fantastica carrellata di immagini generate tramite intelligenza artificiale a cui è stato dato movimento ed espressività. Ma queste parole non riescono minimamente a rappresentare la grande bellezza dei centinaia di mostriciattoli pelosini amichevoli.
Questi mostriciattoli pelosi dai colori saturi e psichedelici esprimono un entusiasmo toccante e una fantasia lontana dall’aver limiti, e non c’è “mostro” che faccia paura in quanto tutti hanno quell’espressione ebete e amichevole sempre sorridente. Guardare questo video è come immergersi nel più bel sogno di un bambino strambo, quello strano bambino che forse è proprio ciò che vive sotto-pelle il caro Jay che nonostante l’età non perde un grammo di freschezza e riesce ancora a registrare brani toccanti e vivi come questo.
J MASCIS. GEDDY RUXPIN. 2024.