FRAMMENTI E DISTONIE DI QUARTIERE.
Un video che cercando di individuare ogni dettaglio nascosto negli angoli di un quartiere, rischia di non cogliere quella consequenzialità narrativa che in genere ci si aspetta da un racconto visivo.
Difatti, la videocamera, presumibilmente collegata ad un drone, come animata da insaziabile voyeurismo, scansiona, in un raggio d’azione più o meno limitato, gesti e situazioni a volte ordinari, altri tra l’ironico e il “fuori di testa”, tenendosi a una distanza quasi chirurgica dal contesto.
Una movimentata panoramica dalle intenzioni vagamente hitchcockiane, si muove e spia come un radar gruppi di persone, interrompendo, con ostici jump cuts e zoomate esagerate, tagli e transizioni azzardate, la fluidità delle riprese e dei tanti punti di vista, con risultato quasi vicino allo stress percettivo anche se frutto di una ben calibrata volontà del regista.
Nella frenesia del editing, ogni singola azione viene colta a più riprese con varianti che registrano la molteplicità di ciò che accade nel quotidiano e a cui non è possibile attribuire una consequenzialità razionale, anche se qui avvolta dall’esasperazione di un sound un pelo declamatorio del brano dei “Kings of Leon”, protagonisti anch’essi della clip, incasellati coi loro strumenti nei punti più assurdi e impervi della scenografia urbana.
Si susseguono riprese sghembe su una donna invalida alle prese con dei palloncini dispettosi, zoomate su rapinatori mascherati che dopo un incidente si danno alla fuga, sul moltiplicarsi di uno, due, tre, troppi ragazzi che indossano la stessa maglia a righe, una carrellata su una sorta di rievocazione di una pseudo battaglia storica, sulle tonache di quattro preti che sembrano tutto fuor che tali, in cielo, qualche attimo primo dell’impatto, o ancora, una solitaria festa di compleanno per una bimba che vuole rompere la pentolaccia, e altro ancora.
I movimenti di macchina messi a punto da Brook Linder fanno pensare a un ipotetico cecchino che dall’alto scruta il proprio bersaglio tra i tanti possibili, senza decidersi mai a passare all’azione…ma meglio così!
KINGS OF LEON. BROOK LINDER. 2024.
