AMORE E SUDORE.
Ci vuole un certo fisico. Ci vuole preparazione. Devi fare esercizio costante.
Come dicono spesso i coach: ti devi fare il fiato. Insomma ci vuole allenamento.
L’amore è un percorso lungo e tortuoso. Ti devi preparare ed essere forte, costante e avere grande resistenza. È una prova di forza, l’ho già detto: in amore ci vuole un grande allenamento.
E di fatti la simpatica faccia del ragazzino che apre questo videoclip è molto preoccupata. Ascolta le indicazioni insidiose del suo allenatore e si vede che non sa se reggerà il colpo, se terrà il passo con gli altri.
Via. Inizia l’allenamento e un gruppo di ragazzini delle medie, malconci e sporchi atleti preadolescenti, corrono tra fango, buche e tempo impervio tentando di farsi il fiato.
Questa corsa (cantata) sembra la metafora delle vite che dovranno affrontare di lì a poco. Crescere è fatica, è scontrarsi con sfide complicate e impreviste di buche, pozzanghere, sudore e vento contro…
La canzone, col suo ritmo gradevole e un ritornello simpatico confeziona il tutto. Un testo che parla di un amore in pericolo, per il quale valga la pena sforzarsi e impegnarsi, per il quale si deve correre con forza e costanza.
L’amore può essere un percorso tortuoso, pieno di ostacoli e imprevisti, che richiede forza, costanza e determinazione per essere preservato. Come i ragazzi affrontano le difficoltà della corsa con tenacia e impegno, così anche nel contesto dell’amore, bisogna resistere alle avversità e lottare per proteggere ciò che è importante
Il video fa finta di essere un lungo piano sequenza (sarebbe stato bello) con accenni qua e là di risvolti magici e giochi circensi. A tratti la corsa si trasforma in un ironico e buffo musical (dei poveri) fatto di una coreografia rozza e splendidi movimenti fuori tempo e danzati con poca eleganza. Tutto a raccontare passione e drammi adolescenziali, certo importanti e dolorosi ma affrontati con quell’ingenuità e abbozzata retorica che fa credere che crolla il mondo solo perché la ragazzina del primo banco, della quale sei innamorato almeno dalle elementari, non ti degna di uno sguardo.
Simpatico. Piacevole. Video ben confezionato. I colori grigi e cupi di una giornata invernale richiamano bene quel senso di difficoltà e tenerezza che credo abbiamo vissuto tutti nelle turbolenze della nostra giovane età.
Conoscete “Paddy Clarke Ha Ha Ha”? È un romanzo del 1993 di Roddy Doyle. È un piccolo gioiello, un romanzo di formazione, che amo tanto, che mi ha toccato e commosso profondamente quando l’ho letto ormai tanti anni fa. È la storia di questo ragazzo di nome Paddy che vive nella periferia di una Dublino grigia e piovosa degli anni ’60. Il libro è commovente finestra sulla sua vita: vediamo Paddy crescere e imparare un sacco di cose mentre passa attraverso la fine dell’infanzia. Affronta le difficoltà della sua età, sperimenta l’amore, l’amicizia e la perdita, il conflitto duro con gli adulti, e alla fine, anche se in modo implicito, sembra acquisire una maggiore comprensione del mondo e di se stesso. È un po’ come guardare un amico crescere davanti ai tuoi occhi!
Ecco: forse le tinte grigie, forse il campetto di periferia dove allenarsi, forse la giovane età dei protagonisti mi hanno ricordato quell’amato libro.
Quindi guardatevi il video con i vostri occhi di adolescenti in erba, con quella visione del mondo ingenua e drammatica piena di slanci e sofferenza e già che ci siete, leggete “Paddy Clarke Ha Ha Ha”?
THE TEMPER TRAP. DOUGAL WILSON. 2009.