SATELLITE / HARRY STYLES (AUBE PERRIE)

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Si può nascere artisticamente dentro una boy-band e poi rinascere dalle proprie ceneri? Ovviamente i più intransigenti penseranno “No, assolutamente no” come se una boy-band sia una marchiatura a fuoco, e invece i più ottimisti penseranno la famosa inno di Frankestein Jr.: “Si può fare!!!”. Ebbene l’artista di oggi si chiama Harry Styles e dopo un esordio con i One Direction, a gruppo finito rinasce sulle sue ceneri come cantautore (teniamo a mente la parola cantautore, perchè in questo mondo il pop ha decine di autori-produttori) e attore.

In solitaria riesce a scrivere ottimi pezzi pop e oltre alla musica cerca anche di veicolare un messaggio molto più ampio e articolato, ovvero partecipa a raccolte fondi per le ricerche sui tumori così come per la comunità LGBQT+, e devolve parte dei suoi incassi milionari dei tour ad organizzazioni non a scopo di lucro per il sostegno alla lotta contro la fame nel mondo, al razzismo, alla politica delle armi e alla causa ambientalista. Non si può certo dire che questo ragazzo sia un pavido perchè il mercato pop odierno vorrebbe gli artisti molto meno schierati politicamente e socialmente ma lui se ne frega a porta avanti ciò in cui crede, senza paura di risultare scomodo.

Il pezzo è pop ben arrangiato, con dei bei cambi sia di ritmo che di dinamiche e fa parte dell’ascesa del cantante alle classifiche Billboard Inglesi e negli Stati Uniti. Per questo video a dirigere c’è Aube Perrie che da tempo è uno specialista affermato nel campo della regia dei video musicali. 

La scena comincia durante la preparazione di un concerto, davanti alle transenne i primi fan si accalcano mentre dietro nel backstage fra il viavai di persone un maxi schermo mostra la partenza e la messa in opera di Curiosity, il rover della Nasa che arrivato su Marte ha scandagliato i terreni e le varie viste del pianeta. Ma in questo caos di gente impegnata l’unico a far caso alla proiezione è un piccolo robot domestico, uno di quelli che a tempo pieno fa le pulizie dei pavimenti. Infatti mentre pulisce rimane catturato dalle immagini di quello che probabilmente percepisce come un “suo simile che ce l’ha fatta”. 

Dopo aver visto Curiosity all’opera il nostro protagonista lascia istantaneamente le sue mansioni di pulizia e abbandonati gli schemi robotici inizia a correre per il back-stage schivando impianti che si muovono verso il palco e tutto il personale al lavoro che insegue il suo impegno. 

Il robot raggiunge il cantante che sta facendo un enorme abbraccio con la band prima di salire sul palco e si ferma incuriosito studiando la scena che ha davanti agli occhi, poi insegue il cantante sul palco durante la sua esibizione di fronte ad una massa di fan esagitati. Un tecnico di palco riesce a prende il nostro protagonista e lo porta in un’area sporca dove si muove senza pulire con un senso come di tristezza e dispersione, mentre tutto intorno a lui è pieno di ragazzi entusiasti per lo show.

Il nostro “eroe” continua a muoversi fra le persone fino a raggiungere una grande strada dove continua ad avanzare sotto una pioggia battente, il suo vagabondare lo porta a trovarsi in un retro di un ristorante dove condivide i suoi momenti con un topo fra i cartoni. Lento ma ormai inesorabile si allontana dalla città, e arriva ad esplorare canyon (che inevitabilmente somiglia a Marte), Las Vegas, infiniti campi verdi, laghi, motel, alte montagne brulle senza mai fermarsi. Raggiunge zone innevate, gioca con i sassi, arriva fino a un grande prato dove al suo fianco c’è un uomo sorridente che guarda il cielo, proprio mentre le sue batterie stanno toccando il fondo.

La fuga del robot, ispirata da Curiosity arrivato così lontano, lo ha portato in tantissimi luoghi ma purtroppo nessuno di questi era quello giusto, nessuno era quello che stava cercando, quindi vedere la sua batteria spegnersi quando finalmente aveva trovato un amico sorridente è un po’ triste, ma questo finale è anche doppio perchè se questo nuovo amico lo metterà poi sotto carica, avranno una vita da passare insieme, vivendo in libertà.

HARRY STYLES. AUBE PERRIE. 2023.

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