THE LAUGHING GAME.
Ebbene si, dovendo scegliere, è meglio essere ricchi.
Ci si diverte di più, si hanno case come Hampton Court (se siete poveri pagate il biglietto per entrarci) e si passa il tempo a sollazzarsi con picnic all’aperto, giocando a tennis, improvvisando al pianoforte canzoncine da intonare in coro.
Certo ogni tanto scappa un incidente, qualcuno si fa male, si fa la bua, ma, dovendo scegliere è meglio nascere ricchi (più di diventarlo che richiede un minimo sforzo).
I Fat White Family sono una band nata nel sud di Londra, non esattamente un contesto urbano scelto dalla nobiltà per dimora. Esattamente a Peckham, una zona a circa 5km dal centro che fino agli anni ‘90 veniva scelta da giovani ed immigrati perché offriva alloggi a prezzi contenuti.
Un quartiere interrazziale, anzi come si dice ora “gentryficato”, che di recente ha prodotto musicisti di successo come Wu-Lu e gli Shame, per fare due nomi.
Che ci fa un gruppo di giovincelli di Peckham in una dimora vittoriana che sembra uscita da Bridgerton?
Gioca a fare i “ricchi”, ovviamente con il giusto atteggiamento di “svacco” e di ironia che ricorda gli sketch dei Monty Python (citati anche nei titoli di coda).
Roisin Murphy, cantante irlandese ex Moloko (“Sing it back” è un classico riempipista), dirige questi scalmanati tra scene splatter (ma sempre con un ricco sorriso sulle labbra) e citazioni.
Nel video, un cameo di Baxter Dury (figlio di Ian e del Sex & drug & rock’n’roll ) che gioca a fare il gangster, un Napoleone nella vasca da bagno, una coppia queer di fumatori di pipa.
Insomma uno di quei passatempi da chi vuole del sano entertainment estivo senza troppe paturnie mentali.
FAT WHITE FAMILY. ROISIN MURPHY. 2019.
