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La band di Mike Kinsella, dopo vari stop & go e i tanti progetti collaterali (Joan of Arc, Owen, Owls ecc) ha ripreso la piena attività concertistica per celebrare il primo album del ’99, ripubblicato nel 25° anniversario in una singolare versione, nella quale, tutte le loro canzoni vengono “coverizzate” dalle band più affini; nel frattempo, a distanza di anni da quel fortunato esordio, i chicagoani American Football, hanno prodotto altri due album ufficiali, come questo intitolato “LP3”, da cui è tratto il brano “I can’t feel you” cantato dal leader insieme a Rachel Goswell della band inglese Slowdive.
La parte visiva, che riesce a rendere il senso del testo nostalgico di Kinsella, è realizzata in modo sensibile e poetico dal giovane regista Helman, che con delicatezza traspone in immagini le sensazioni e l’emotività propria dei momenti di solitudine così diffusi nella contemporaneità.
Nel buio delle loro abitazioni o nell’abitacolo della propria auto, i soggetti della clip avvolti dal buio sono colti in un’intimità rilassata, col volto illuminato dalla sola luce dei display del cellulare, sorpresi con i sorrisi e le espressioni proprie di chi si lascia andare in chat e si mette “emotivamente” a nudo con chi si sente in affinità.
Mike Kinsella è inquadrato seduto al posto di guida in un’auto ferma in una periferia notturna, e con lo sguardo trasognato e riflessivo canta in solitaria, mentre le parole e il controcanto della Goswell rimbalzano dinamicamente di fotogramma in fotogramma e vengono sussurrate dai vari personaggi colti nella sospensione della propria intimità, totalmente assorbiti dal silenzioso colloquio in chat, tra i delicati dettagli degli ambienti in cui vengono “sorpresi”, col cellulare in mano e gli occhi assonnati, ma che non ne vogliono sapere di uscire dal torpore del dormiveglia e procrastinare il momento di chiudere la connessione e dormire.
AMERICAN FOOTBALL AND RACHEL GOSWELL. DAVID M. HELMAN. 2019.
