CON LE MANI.
Mayyas è il nome di una compagnia libanese composta da 36 ballerine, musicisti (guidati da Harry Hedeshian) e artisti visuali che viene dal mondo dei talent, arrivando anche in semifinale in UK.
Non è escluso che a breve ce li ritroviamo presentati da Jerry Scotti o chi per lui.
Questo non è propriamente un video musicale, ma nasce come un prodotto più complesso che non si limita a tradurre in immagini una canzone o il personaggio che la propone. In questo caso protagonista é la coreografia e il commento musicale, di un esotico contemporaneo, lo potremmo relegare anche nella categoria della colonna sonora.
Sebbene il Libano sia terra a noi nota solo per notizie di cronaca si narra che prima che diventasse terreno di scontro tra le varie fazioni che aspirano al dominio del Medio Oriente fosse quasi un paradiso terrestre, il video ovviamente è ambientato in un luogo fantastico che non può che essere un ricordo o una mitizzazione.
La coreografia è corale, basata sul gruppo e non sulle singole interpreti, e rimanda alla tradizione asiatica del gesto.
Non so se avete presente l’iconografia Induista, le divinità comunicano i loro messaggi con la disposizione delle dita delle mani, l’inclinazione del capo, la posizione delle gambe, insomma il corpo che parla senza emettere suoni. Se ne avete voglia potreste imbattervi in veri e propri vocabolari del gesti, solo quelli che riportano il linguaggio delle mani ne cataloga 37 che vengono chiamati Mudra. Le statue e le immaginette della tradizione induista quindi parlano , e non sono le sole.
Parimenti nel teatro tradizionale giapponese (Noh e Kabuki) il gesto, la postura, la disposizione sul palco non sono mai casuali, sono anch’essi un linguaggio codificato.
Per fare un esempio più vicino a noi potrei semplificare con il linguaggio dei segni che si scambiano i vecchi giocatori di carte, occhi, bocca, e ancora mani, a segnalare presenza di una briscola, ad indirizzare la giocata gradita a dichiarare la presenza di un “carico”.
Tornando al video l’interpretazione più plausibile appare che si vogliano rappresentare i 4 elementi, ma anche nelle carte i semi sono 4, 4 sono le stagioni, insomma lasciatevi ammaliare da queste 72 mani e relativi arti connessi.
MAYYAS. NADIM CHERFAN. 2023.