CASKETS / DAMIEN JURADO (MATT DANIELS)

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NELLE MANI DEL MESTO CHIRURGO.

La provincia americana più remota rappresenta la perfetta location per questo video di Damien Jurado, che è anche una sorta di tributo al primo cinema di Terrence Malick “La rabbia giovane”, “I giorni del cielo”; una natura arida e talvolta aspra in cui si muovono i pochi personaggi in costume per rappresentare un’ordinaria tragedia di inizio ‘900, per mano del regista Matt Daniels che con naturalezza e un tocco documentaristico arricchisce la narrazione con un’aura di riferimenti simbolici, leggendari tra il realistico e il soprannaturale.

Protagonisti di questa storia rurale dallo stile minimalista sono gli stessi membri della band, strane figure che si aggirano tra le tombe e per i campi sconfinati appesantiti da nuvole basse e appaiono come mossi da volontà inconsapevole in attesa di qualcosa di indefinibile ma certo no augurabile.

Il ruolo più importante nella clip è affidato al fratello minore di Damien, Drake Jurado, un giovane catatonico che a torso nudo si muove lungo i confini della sua casa e della sua proprietà, perdendosi poi nella grande pianura che sembra sconfinata, accompagnato dagli arpeggi alt-folk di “Caskets” che si caricano via via di tensione su un testo che si ripete in modo quasi ossessivo.

L’aspetto malaticcio del ragazzo è chiaro presagio dell’ennesima disgrazia in famiglia. Ad attenderlo, un misero letto, mentre la madre preoccupata e impotente corre in cerca d’aiuto; un mesto dottore interviene coi suoi “preoccupanti” strumenti chirurgici che solo a vederli inducono a pensare al peggio, tra anestesia “da campo”, tagli profondi allo stomaco in cerca, a mani nude, del male da estrarre.

Un continuo barcamenarsi tra la vita e la morte ben rappresentato dal collegamento telefonico con un familiare, rinchiuso in una bara, che risponde e interagisce cantando il testo della canzone (curiosa l’atmosfera macabra a cui si prestano in modo responsoriale i due fratelli Jurado).

L’operazione chirurgica fatta in un ambiente tutt’altro che asettico, non poteva che avere esito negativo. Il bianco cadavere del giovane coperto dalle lenzuola macchiate di sangue prenderà in un lampo nuova collocazione scomparendo al “piano inferiore” a sostituire il “predecessore” tra le quattro assi fatiscenti ricoperte di terra.

DAMIEN JURADO. MATT DANIELS. 2008.

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