A LOVE INTERNATIONAL /KHRUANGBIN (SCOTT DUNGATE)

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UN BREVE VIAGGIO DELLA PRE-ADOLESCENZA.

I Khruangbin sono quella band che piano piano, un po’ per volta ti compare ovunque, e questo succede solo grazie alla loro enorme crescita mediatica e di pubblico che in questi anni è stata in costante aumento. E poi questa band se l’hai vista una volta non puoi dimenticarla; la bassista dai tratti orientali che con il chitarrista condivide un taglio di capelli in stile Ramones ma con una frangia talmente grande da nascondere gli occhi e un batterista afro-americano. In più suonano musica principalmente strumentale e che poggia il suo centro ritmico tra soul e funk mentre la chitarra macina infiniti soli psichedelici.

Due ragazzi del trio si conoscono come band gospel della chiesa metodista della loro città texana, poi incontrano una ragazza a cui insegnano a suonare il basso, di seguito se ne vanno in tour come backing-band di Yppah di spalla a Bonobo e da questo punto preciso, dal loro interesse condiviso per musiche “altre” come la musica afghana decidono di formare la loro band, di trovare il loro sound (cosa che senza dubbio han fatto con successo) e tour su tour, disco dopo disco riescono a creare una loro audience. Il loro progetto ha decisamente funzionato, tant’è che il video in questione ha ad oggi 2,2 milioni di visualizzazioni.

Il video del pezzo è diretto da Scott Dungate, regista con grande esperienza sia in ambito pubblicitario con grandi marchi come Nokia, Nike, Honda, 3 mobile, Fuze Tea, così come in ambito musicale guidando vari video di band emergenti.

Una pre-adolescente è seduta comoda in aereo mentre con curiosità legge un libro dal nome “A love international”. A sorpresa compare un ragazzo asiatico con in mano una busta che corre a perdifiato su una spiaggia tropicale inseguito da un gruppo di bambini, per poi raggiungere per primo il gommone col quale distanzia il resto del gruppo. Il protagonista della fuga dalla spiaggia cavalca le onde sul gommone.  Nel mentre a riva un gruppo di adulti fanno il bagno utilizzando occhiali da sole e passamontagna, un gruppo di uomini ubriachi dormono stesi sull’acqua tenuti a galla da enormi gonfiabili, altri mostrano i muscoli e altri ancora ostentano amicizia. In questa storia è chiaro che gli adulti sono visti di cattivo occhio, come sbilanciati verso qualcosa.

Il bambino asiatico con la busta blu raggiunge la bambina stesa su un’enorme piattaforma galleggiante in mezzo al mare e con un grande sorriso gli allunga il contenuto della busta. Lei sorride e si siedono a condividere il pranzo. Ma proprio mentre iniziano a pranzare sulla piattaforma compare uno degli inseguitori della spiaggia che mette in mostra i suoi muscoli (assenti per la cronaca) e lei lo guarda male – come se avesse interrotto qualcosa di piacevole. Ora ognuno dei bambini inseguitori si lancia in qualcosa di speciale, chi in un passo di ballo, chi in mosse di karate, chi sconclusionati pugni sul petto, mentre la bambina è sempre più divertita da tutte queste strambe attenzioni. La protagonista decide poi di superare tutto ciò che è avvenuto e tutto ciò che ha visto. Si alza, chiede la mano a chi le ha portato il pranzo, e poi con grande calma lo bacia.

Ancora prima che le loro labbra si tocchino gli altri bambini si voltano disgustati dal gesto che sta per avvenire, e quando il bacio è compiuto i due ragazzi sono soli e la telecamera “fugge” andando prima verso il tramonto per ritornare dentro l’aereo dove la ragazza dorme sul suo sedile con in braccio il libro ancora aperto a metà.

Un video delicato, che ci mostra il ricordo dei sogni sentimentali pre-adolescenziali, che affrontano questa novità con curiosità ma anche romanticismo e aspettative.

KHRUANGBIN. SCOTT DUNGATE. 2024.

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