LA VIE EST BELLE / AMADOU & MARIAM (MARIE SUSANYAN)

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LA VITA É BELLA?

Nelle mie peregrinazioni audio-visive, scopro all’improvviso “La vie est belle”, un semplice inno alla gioia del duo maliano Amadou & Mariam, compagni di vita e partner musicali, esplosi sulla scena mondiale grazie alla produzione di Manu Chao, con “Dimanche à Bamako”. Purtroppo lo scopro nel giorno del funerale di Amadou Bagayoko, un fulmine a ciel sereno alla vigilia di un tour che li avrebbe visti in giro per il mondo a maggio.

Titolo importante (“La vie est belle” potrebbe far pensare al pluripremiato film di Roberto Benigni, anche se il mio browser è bombardato dalla pubblicità di una costosa fragranza francese che resterà senza nome), ritmi distesi estivi, produzione discreta del londinese d’origine Oliver Williams, ovvero “The Busy Twist”, produttore specialista di suoni elettronici-digitali nonché deejay globale famoso per aver riportato i ritmi del mondo in pista/discoteca in versione futurista.

Il video è affidato a un’artista digitale francese Marie Susanyan che ci regala tre minuti di purezza, un’animazione 2D orchestrata magistralmente al ritmo rilassato del potente beat africano. L’inizio è tranquillo, la vita in città scorre piatta, trafficata, grigia persino sulle rive del fiume Niger. Nel traffico una Vespa inizia a circolare e, invece del tipico ronzio, diffonde le note di La vie est belle. Lo scooter, contagiato dalle prime note solari del duo, inizia a diffondere luce e colore insieme al messaggio semplice e luminoso del duo maliano, la vita è bella… nonostante tutto. Al passaggio del vespino, un’ondata di colori vibranti colpisce la vita semplice di Bamako, tutto si trasforma in colore e calore, i venditori ambulanti, le abitazioni, le distese di ombrelloni. Le palme si animano e iniziano a seguire il ritmo, gli stessi Amadou con l’immancabile chitarra e Mariam sempre sorridenti si colorano senza mai perdere il sorriso, l’immagine della felicità condivisa.

In contrasto totale non riesco a dimenticare l’unica foto che ho visto del funerale che vede Mariam Doumbia per la prima volta da sola, il sorriso spento sulle sue labbra, afflosciata, quasi senza vita accanto a una foto dei due artisti insieme, solari come li ho sempre visti, occhi nascosti dietro ai loro occhiali da sole, simbolo della cecità condivisa dai due artisti.

Il messaggio finale rimane, espresso in francese e bambara, la vita rimane immortalata nella sua bellezza solare in un video sincronizzato al ritmo musicale, pulsante, vibrante. Persino il produttore e coautore del brano “Busy Twist”, stranamente appare nel video con il suo set da dj globale, sulla scia di un arcobaleno. Il video si conclude come era iniziato al ritmo delle palme che incorniciano il percorso del vespino circondato da un paesaggio ormai trasformato dalla musica, un paesaggio totalmente colorato.

AMADOU & MARIAM. MARIE SUSANYAN. 2024

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