PUNTI DI VISTA E CONTENUTI.
Il modo di affrontare le cose e i significati intrinseci di una condizione.
Siamo impotenti davanti al destino? Siamo solo nella condizione di adeguare il nostro comportamento, il nostro volere a quel che il vivere ci pone davanti? Le nostre scelte hanno un povero ventaglio binario che si muove tra l’adeguarsi o la rabbia?
Una brutta circostanza è brutta a prescindere o è brutta perché ci adeguiamo al brutto? Una brutta vita è brutta e basta? Non ci sono altre possibilità?
Ecco un video che ci mostra un lunghissimo e continuo piano sequenza (finto) che chiuso in un loop progressivo ritrae il segmento degli attimi che vanno dal poco prima al poco dopo il taglio della torta nunziale di una coppia di novelli sposi.
Nella ripetizione infinita della scena, ad ogni giro ripetuto, il livello di vita, la qualità e la resa cambia.
Stessi sono i personaggi, fissi ad un copione prestabilito. Stessi sono i ruoli standardizzati e pronti a giocare proprie mosse e propri codici fissati chissà quando e da chi. In sostanza, stesse sono le persone ma diversi, come spesso accade, sono appagamento o infelicità, perché condizionamento e agenti esterni decidono per loro.
Burattini che interpretano passivi una parte e stesse situazione consuete. Stessi elementi con precise azioni fatte di scambi ad ogni giro e stessi comportamenti come distribuiti da un destino: profondamente differente è il piano emotivo di ogni giro.
Vedendo questo video, Lost in Yesterday dei Tame Impala, diretto da Terri Timely, mi viene da pensare che una situazione, un accadimento vissuto, sia solo un contenitore e niente più: la vita ce la devi mettere te!
Tame Impala. Terri Timely. 2020.