COLOR ME / ACTIVE CHILD (MARTIN DE THURAH)

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LA FUGA DALL’ANSIA… NELL’ANSIA.

Uno studio sembra aver dimostrato che una certa percentuale di persone sogna abitualmente in bianco e nero. A ogni modo, dopo aver visto il video di Martin de Thurah, parlare dei cromatismi della dimensione onirica suonerà quasi pleonastico: i colori ci arrivano dalla voce di Patrick Grossi (alias Active Child), che li elenca in un canto dolcemente angosciante, mentre le immagini scorrono in un bianco e nero indefinito e indefinibile alla David Lynch, deturpato almeno quanto i soggetti di cui è costituito (si parte alla grande, in tal senso, con una statua pallida dal volto deforme che si appropinqua alla m.d.p., abituando gradualmente lo spettatore al proprio aspetto repellente). Finiamo nel bel mezzo di una cena mondana, e la protagonista non pare a proprio agio, stretta in mezzo ai commensali. La visione di un piccolo Maelstrom in miniatura che volteggia nel piatto della sua zuppa sembra troppo anche per lei: si allontana dalla tavola, si chiude nella solitudine di un capanno fatiscente, ed è qui che l’incubo entra nel vivo. La sua doppelgänger, col viso sfigurato e gli occhi luminosi, le si presenta nel silenzio della notte, presenza repulsiva quanto seducente; le si stende sopra e comincia a mutare la propria forma; ciò che ne esce sembra l’improbabile progenie di una donna angelicata stilnovistica e del verme limaccioso de Il pianeta del terrore di Bruce D. Clark. La penetrazione vis-a-vis fra le due figure muliebri (scena mostruosa, eppure infinitamente più poetica di un’opprimente serata di gala) porta i sentori autoerotici ai livelli malsani e alienanti del Dans ma peau di Marina de Van. Ne segue un volo in caduta libera attraverso un tempo fermo, fra statue e dipinti, oltre nubi e rocce, che sfocia nella visione di un io perso (o volontariamente abbandonato) nella natura, di un romantico e disturbante ingravidamento della terra che conduce a un nuovo strato dell’essenza e della coscienza. Forse non meno inquietante, ma squisitamente intimo e sincero.

ACTIVE CHILD. MARTIN DE THURAH. 2020.

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