COME ERA IL MOTTO? DONNE E MOTORI…..
L’inquieta e incontenibile M.I.A. rende pubblico ai suoi fan il manifesto del “Women to drive movement”, misurandosi con una questione, allora irrisolta, quella dell’interdizione alle donne di guidare l’auto in Arabia Saudita (perdurata fino al 2018).
Questo video (girato da Gavras nel deserto di Ouarzazate in Marocco per evitare dure conseguenze) rappresenta una vera e propria inversione dei costumi di quella realtà, un colpo basso e una beffa nei riguardi di un mondo smaccatamente misogino e fanatico, che qui relega gli uomini sullo sfondo come un pubblico passivo, in abiti tradizionali e kefiah, incredulo e stupito dall’affronto di una kermesse di donne ormai ultra-emancipate alla guida di bmw e alfa romeo che a tutta velocità si sfidano in coreografici drifting.
Si avverte ad ogni inquadratura un senso di rivendicazione e di ribellione a regole ormai obsolete (le auto che inseguono il vecchio stereotipo dell’uomo a cavallo), un’ostentazione di abilità per troppo tempo schiacciate o represse, virtuosistiche al limite del rischio, tra spettacolari derapate e nuvole di polvere.
Di grande impatto non solo dal lato coreografico, grazie ad un vorticoso montaggio che cattura la nostra “leader” dallo sguardo imperturbabile e un look studiatissimo, tra le danze tradizionalmente compassate degli uomini e quelle senza vincoli e liberatorie delle donne.
M.I.A. ROMAIN GAVRAS. 2012.