DOLCI ATTESE.
Oscar Hudson ci prova gusto a sovvertire alcuni momenti idilliaci, come la nascita di un bambino, la proposta di matrimonio, il party e tutte le consuetudini annesse, creando dei cortocircuiti grotteschi in cui il povero protagonista (Slowthai) si ritrova suo malgrado.
L’ambiente ospedaliero, tra sala d’attesa e sala parto, fa da sfondo ad un sogno/incubo ad occhi aperti, una specie di affollato set dove sdolcinatezze e sconcerto si susseguono ad ogni sequenza, tra inversioni di ruoli, il pancione lei/lui, il subdolo matrimonio con l’aitante dottore,
la curiosa scena dell’ecografia col bimbo che già intona il ritornello, il “puerpero”/torta, tra sguardi, brindisi, felicitazioni degli astanti, sorridenti e inconsapevoli, compiaciuti per la festa dell’estemporaneo matrimonio riuscita in pieno, con torta nuziale sui generis e nonostante una location assolutamente improbabile.
SLOWTHAI + JAMES BLAKE & MOUNT KIMBIE. OSCAR HUDSON. 2020.
